Brasile L’ex presidente Lula ha analizzato la realtà che sta vivendo il Brasile e la ribellione che è scoppiata in diversi paesi dell’America Latina.

Riguardo al Brasile, ha dichiarato che il suo scopo principale è quello di combattere per ripristinare la democrazia rispetto all’attuale situazione che vive la popolazione sotto il governo di Jair Bolsonaro.

Il leader brasiliano ha ribadito che il suo paese ha “tutte le condizioni per recuperare un dibattito democratico e per combattere il neoliberismo che sta distruggendo tutto il patrimonio pubblico”.

“I giorni in cui sono stato detenuto nel carcere della Polizia Federale mi hanno rafforzato politicamente e oggi ho una maggiore disponibilità a combattere per ripristinare la democrazia in Brasile”, ha detto l’ex presidente.

Inoltre si è rammaricato che il Brasile in precedenza era un paese in cui vi era tolleranza e amore nelle persone, invece oggi si è istallato in ampi settori un odio che viene creato ad arte da coloro che vogliono distruggere i risultati raggiunti dai più poveri.
“La situazione in Brasile è delicata, le persone stanno soffrendo e stanno perdendo i loro diritti”.

I focolai sociali in America Latina

Lula ha criticato il ruolo dell’Organizzazione degli Stati Americani nella regione, assicurando che ol suo comportamento “è una vergogna” ed ha ribadito che diversi governi dell’America Latina sono totalmente sottomessi alla volontà degli Stati Uniti.
Tra questi, ha menzionato quello di Bolsonaro, il quale non solo ha attaccato i settori che sono in disaccordo con le sue politiche, ma è diventato anche alleato di quei governi interventisti che cercano di destabilizzare il continente.
“Quello che succede in America Latina è un agire ell’estrema destra guidata dagli Stati Uniti e dal presidente degli Stati Uniti Trump”. Il leader sindacale crede sia in corso un tentativo per distruggere quei governi che difendono la loro democrazia e la proprietà statale delle loro risorse.

In occasione del colpo di stato in Bolivia, ha condannato il fatto che le Forze Armate non abbiano appoggiato il legittimo presidente Evo Morales e si siano invece messe a favore di coloro che hanno violato la democrazia e attaccato la popolazione.

La speranza per la regione

Per quanto riguarda le elezioni di Andrés Manuel López Obrador in Messico e Alberto Fernández in Argentina, l’ex capo di Stato ha affermato che ciò rappresenta un sollievo e una speranza per la regione, “quindi mi congratulo con entrambi i popoli, in particolare con quello argentino, che elogio per il suo impegno e per il raggiungimento del ritorno alla democrazia dopo il governo di Mauricio Macri”.

Analogamente Lula si è congratulato sia con il presidente Maduro che con il popolo venezuelano per la loro dura resistenza nonostante il blocco economico e finanziario imposto dagli Stati Uniti, ed i tentativi dell’estrema destra di riprendere la violenza e di non partecipare a un dialogo per discutere delle differenze e per garantire la pace.

L’ex presidente ha parlato anche del suo caso giudiziario dichiarandosi innocente rispetto alle accuse e aggiungendo che le accuse verranno mano mano screditate dai fatti e dalla verità.

Rete solidarietà rivoluzione bolivariana

L’intervista completa nel link.

https://www.telesurtv.net/news/brasil-lula-lucha-restablecer-democracia-gobierno-bolsonaro-20191226-0027.html

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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