Il gruppo dell’ Esercito di Liberazione Simbionese


Francesco Cecchini


La trasmisione di Radio1 Mangiafuoco sono io, bassifondi della notizia, a cura di Angela Mariella con Claudio Vigolo, Cinzia Tani, Luca Bianchini e Silvia Ferreri, martedì 3 marzo ha raccontato Patricia Patty Hearst e l’ Esercito di Liberazione Simbionese. Un racconto interessante che stimola ricordi e riflessioni.
L’ ESERCITO DI LIBERAZIONE SIMBIOLESE.
Lo slogan dell’Esercito di liberazione simbionese era: “Morte all’ insetto fascista che depreda la vita del popolo “.
L’ Esercito di Liberazione Simbionese, Symbionese Liberation Army o SLA, fu una delle formazioni armate che nacquero all’inizio degli anni ’70 negli USA dopo le sanguinarie repressioni da parte della Polizia e della Guardia Nazionale del movimento di opposizione radicale.
Il fondatore e leader del gruppo Donald DeFreeze, evaso dal carcere nel 1973, scrisse il manifesto ideologico del gruppo. Simbionese voleva che tutte le razze, i sessi e le età combattono insieme in un fronte unito di sinistra e vivono insieme. Nella Dichiarazione di guerra rivoluzionaria dell’ Esercito di Liberazione Simbionese si legge: “Il nome simbionese è preso dalla parola simbiosi e definiamo il suo significato come un corpo di organismi diversi che vivono in profondità e armonia amorosa e collaborazione nel miglior interesse di tutti. ” La simbiosi politica significava l’unità di tutte le lotte di sinistra, femministe, antirazziste, anticapitaliste ed altre. La pratica che seguì queste parole non fu proprio all’altezza del contenuto.
L’ Esercito di Liberazione Simbionese nacque da un’organizzazione di detenuti neri, la Black Cultural Association, un gruppo di auto aiuto attivo nella prigione di Vacaville in California tra la fine degli anni sessanta e l’inizio degli anni settanta, che poi si politicizzò. Un prigioniero nero Donald De Freeze, che stava scontando una condanna per rapina a mano armata, formò un gruppo frammentario, Unisight, che divenne la base per l’ Esercito di Liberazione Simbionese. Nel marzo del 1973 De Freeze scappò di prigione ed assieme a un piccolo gruppo di amici andò a Berkeley.
In estate, formarono ufficilmente l’Esercito di Liberazione Simbionese. Le loro priorità erano la fine del razzismo, della monogamia, del sistema carcerario e di tutte le istituzioni che hanno creato e sostenuto il capitalismo. De Freeze prese il nome di “Generale feldmaresciallo Cinque” e divenne il leader del gruppo. Il loro programma nazionalista e nero includeva la creazione di un sistema di “patria” negli Stati Uniti per i gruppi minoritari. Armato di armi rubate e finanziato da rapine, il gruppo si addestrò con manovre militari sulle colline di Berkeley.

Patty Hearst, la Tania dell’ Esercito di Liberazione Simbionese, armata e seria


In agosto il piccolo gruppo composto da Donald DeFreeze (Cinque), Nancy Ling Perry (Fahizah), Patricia Soltysik (Zoya), Bill Harris (Teko), Emily Harris (Yolanda), Angela Atwood (Gelina), Russell Little (Osceola), Joe Remiro (Bo), William Wolfe (Cujo), e Camilla Hall (Gabi) si trasferì in una casa sicura a Concord, California.
Il 6 novembre, commisero un errore storico, uccidendo il sovraintentente della scuola afroamericana di Oakland Marcus Foster perché sosteneva un sistema di identificazione. Un doppio errrore perché Marcus Foster aveva smesso di sostenere il sistema di identificazione ed era stimato dalla sinistra, che trovò incomprensibile l’omicidio politico di un uomo di colore di sinistra. Gli autori materiali del crimine Russell Little Osceola e Joseph Remiro Bo verranno identificati e arrestati in breve tempo. Il gruppo abbandonò la casa sicura di Concord che fu data alle fiamme lo stesso giorno dell’arresto dei due. Quando la polizia arrivò trovò la casa non completamente distrutta e con molte prove all’interno.


PATRICIA PATTY HEARST

Patricia Patty e Patricia Tania


La sera del 4 febbraio 1974 tre componenti dell’ Esercito di Liberazione Simbionese irruppero in un appartamento della cittadina di Berkeley picchiarono Steven Weed, studente di filosofia e si portarono via Patricia Patty Hearst di 19 anni e figlia del miliardario Randolph Hearst .
Per il rilascio di Patricia l’ Esercito di Liberazione Simbionese dapprima richiese il rilascio di Little Osceola e Joseph Remiro Bo e dopo non venir ascoltati la distribuzione di cibo ai poveri alla quale Randolph Hearst aderì investendo milioni di dollari.
Comunque il gruppo e, innanzitutto, il suo leader Donald De Freeze conquistarono cuore e mente di Patricia che aderì all’ Esercito, anche se dopo la cattura si difenderà sostenendo che è stata costretta perché le hanno fatto il lavaggio del cervello e stuprata.
Patricia rilasciò un comunicato in cui affermò che le era stata data la possibilità di tornare libera a casa sua ma che lei aveva scelto di restare e lottare per labbattimento delloppressione e del dominio delle multinazionali e che avrebbe preso il nome di battaglia di Tania, dal nome di una delle guerrigliere che erano con il Che in Bolivia. Tra Patricia Patty Hearst e la rivoluzonaria Haydée Tamara Bunke qualsiasi paragone è impossibile.
Il link con una nota su Haydée Tamara Bunke pubblicata da Ancora Fischia il vento è il seguente:
https://www.ancorafischiailvento.org/2020/02/28/canzone-la-guerrillera-dedicata-a-tania/


Il 15 aprile, Tania Hearst e quattro membri dell’Esercito furono ripresi a San Francisco da una telecamera di sorveglianza di una filiale della Hibernia Bank. Scapparono con $ 10.000. Nel giro di una settimana, l’FBI pubblicò un poster “Wanted” con le foto di Donald Donald DeFreeze, Patricia Michelle Soltysik, Nancy Ling Perry, Camilla Christine Hall e Patricia Campbell Hearst.
Arrivò poi l’incidente che portò alla sconfitta e alla morte di gran parte del gruppo. Durante un furto in un negozio Yolanda e Teko furono scoperti da un uomo della sicurezza. Patricia Hearst che aspettava in un furgone vide cosa stava succedendo e iniziò a sparare allimpazzata contro linsegna del locale, permettendo ai due di fuggire. La notizia si diffuse in televisione e tutto il gruppo abbandonò il loro rifugio poco prima che arrivassero reparti speciali che avevano trovato il furgone della rapina abbandonata. Il giorno dopo venne scovato, grazie a una telefonata anonima, la casa scelta a casaccio dove De Freeze e la banda si erano rifugiati. Intervennero centinaia dI poliziotti, FBI, vigili del fuoco e polizia stradale. Dopo l’intimidazione ad arrendersi, non ascoltata dal gruppo, scoppiò una sparatoria dove morirono Nancy Ling Perry (Fahizah), Angela Atwood (General Gelina), Camilla Hall (Gabi), Willie Wolfe (Kahjoh), Donald DeFreeze (Cinque), e Patricia Soltysik (Mizmoon, Zoya).
Patty Hearst e i coniugi Harris appresero la notizia in diretta dalla televisione in una camera dalbergo a Anaheim e scapparono. Furono catturati, dopo una rapina in banca, un anno dopo. Fu la fine definitiva dell’Esercito di Liberazione Simbioonese.
Al processo Patricia Patty Hearst, protetta e assistita dalla potente famiglia Hearst, dichiarò che fu ripetutamente stuprata da De Freeze e Wolfe, di essere stata drogata con la forza e di aver subilto il lavaggio del cervello. Inoltre i suoi avvocati difensori presentarono perizie che provavano che a causa di tutto ciò aveva subito la Sindrome di Stoccolma. Venne condannata a 7 anni di prigione, ma dopo 21 mesi il presidente Jimmy Carter le permise di lasciare il carcere. Dopo aver lasciato la prigione, tornò a un’esistenza normale e in seguito sposò la sua guardia del corpo. Fu graziata dal presidente Clinton nel gennaio 2001
Sulla vicenda è stato girato un film del 1988, Patty – La vera storia di Patty Hearst, diretto di Paul Schrader. Sono stati scritti anche dei libri tra i quali Pastorale rivoluzionaria di Christpoher Sorrentino, edito da mondadori. La stessa Patricia Hearst nel 1982 scrisse Every secret thing, per dare la propria versione dell’accaduto.
I SETTE SERPENTI

Simbolo dell’ Esercito di Liberazione Simbionese


Il simbolo dell’ Esercito di Liberazione Simbionese è un cobra nero a sette teste. Si ispira ai “sette principi del Kwanzaa”, con ogni testa a rappresentare un diverso principio. Le parole in lingua swahili per questi principi sono: Umoja (unità), Kujichagulia (autodeterminazione), Ujima (lavoro collettivo e responsabilità), Ujamaa (cooperazione economica), Nia (scopo), Kuumba (creatività) e Imani (fede). La particolare grafica del cobra a sette teste utilizzato dall’Esercito di Liberazione Simbionese potrebbe essere stato copiato da un’illustrazione presente nel libro Mu: Il continente perduto di James Churchward. Va notato che Donald De Freeze era l’unico nero dell’ Esercito di Liberazione Simbionese e, forse, con questo simbolo voleva affermare la propria leadership

Di Francesco Cecchini

Nato a Roma . Compie studi classici, possiede un diploma tecnico. Frequenta sociologia a Trento ed Urbanistica a Treviso. Non si laurea perché impegnato in militanza politica, prima nel Manifesto e poi in Lotta Continua, fino al suo scioglimento. Nel 1978 abbandona la militanza attva e decide di lavorare e vivere all’estero, ma non cambia le idee. Dal 2012 scrive. La sua esperienza di aver lavorato e vissuto in molti paesi e città del mondo, Aleppo, Baghdad, Lagos, Buenos Aires, Boston, Algeri, Santiago del Cile, Tangeri e Parigi è alla base di un progetto di scrittura. Una trilogia di romanzi ambientati Bombay, Algeri e Lagos. L’ oggetto della trilogia è la violenza, il crimine e la difficoltà di vivere nelle metropoli. Ha pubblicato con Nuova Ipsa il suo primo romanzo, Rosso Bombay. Ha scritto anche una raccolta di racconti, Vivere Altrove, pubblicata da Ventura Edizioni Traduce dalle lingue, spagnolo, francese, inglese e brasiliano che conosce come esercizio di scrittura. Collabora con Ancora Fischia IL Vento. Vive nel Nord Est.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy