di Robert Mackey

Mentre cerca sempre più di scaricare la colpa della scarsità di forniture mediche sui governatori di stati con aree densamente popolate che stanno soffrendo di più per l’epidemia di coronavirus, al presidente Donald Trump è stato chiesto venerdì che cos’altro vuole che facciano. Era, ha detto, “molto semplice: voglio che siano grati”.

Trump ha scelto per le critiche due governatori Democratici in particolare: Jay Inslee di Washington e Gretchen Whitmer del Michigan.

Dopo aver deriso Inslee per non essere riuscito a candidarsi alla presidenza, Trump ha biasimato il governatore in lotta con una delle epidemie più mortali della nazione per “pigolare costantemente; immagino che lamentarsi sarebbe un modo carino per dirlo”.

In una teleconferenza giovedì con il presidente e con altri governatori, Inslee avrebbe sollecitato Trump a usare la sua autorità per rendere federale la produzione di forniture mediche, quali respiratori e mascherine. Quando Trump ha detto che gli stati dovrebbero badare a sé stessi e che lui era solo una “riserva”, Inslee gli ha ribattuto. “Non voglio che lei sia la nostra riserva; voglio che lei sia il nostro Tom Brady qui”, ha detto Inslee, secondo una registrazione audio ottenuta da The Associated Press.

Il presidente ha attaccato anche la Whitmer, per il secondo giorno di fila, apparentemente ancora offeso perché lei aveva detto a MSNBC dieci giorni fa a che “il governo federale non ha presso sul serio questa cosa abbastanza presto, e ora tocca a noi fare tutto quel che possiamo”. La governatrice del Michigan, ha detto Trump, “non ha idea di quello che sta succedendo”. Si è poi lanciato in una specie di pesante imitazione della voce di una rivale che è stata uno dei suoi pezzi forti della campagna del 2016: “Tutto quello che lei dice è ‘Oh, è colpa del governo federale’”, ha detto il presidente.

Trump parlava mentre il numero dei casi confermati di Covid-19 in Michigan aveva un’impennata venerdì a più di 3.600, il triplo di lunedì. Il giorno prima la dottoressa Deborah Birx, un colonnello in pensione dell’esercito consulente della Casa Bianca, ha identifica la Contea di Wayne del Michigan, che comprende Detroit, come un potenziale focolaio di nuove infezioni.

Anche se Trump ha sostenuto di non aspettarsi che i governatori siano grati solo dei suoi sforzi, bensì di quelli dell’intero governo federale, il suo monologo alla fine è tornato alla sua insoddisfazione per la loro mancanza di gratitudine personale nei suoi confronti. “Abbiamo fatto un lavoro di cui nessuno ha visto il simile”, ha detto Trump. “Penso che dovrebbero essere grati, perché sapete una cosa? Quando non sono grati a me, non sono grati all’esercito, non sono grati alla FEMA, non è giusto”.

Trump ha messo a confronto quei due governatori Democratici, che sono stati bruschi riguardo alle mancanze del governo federale, con due altri che si sono appellati alla vanità del presidente in un tentativo di ottenere il suo aiuto. Andrew Cuomo, il governatore di New York, è stato “grato”, ha detto Trump. Anche Gavin Newsom, il governatore della Californi, aveva parlato con lui, ha indicato Trump. “Io apprezzo le loro belle parole”, ha detto il presidente. “Le apprezzo davvero”.

La scelta di Trump di quei due governatori non è stata probabilmente casuale.  In precedenza venerdì la sua campagna elettorale ha rivelato una nuova pubblicità sdolcinata – intitolata, di tutte le altre cose, “Speranza” – che presenta la sua reazione alla pandemia in termini eroici e in cui sono presenti video di entrambi i governatori che lo elogiano.

Mentre Trump ha approvato la richiesta di Newsom di dichiarare l’epidemia di coronavirus in California una calamità eccezionale nel giro di ore dalla richiesta, domenica, del governatore, liberando fondi federali, il presidente non ha risposto a una richiesta simile di giovedì della Whitmer. L’ha, invece, minimizzata in un’intervista a Sean Hannity giovedì sera su Fox News. “Abbiamo avuto un grosso problema con la giovane, una governatrice del – sapete di chi parlo – del Michigan”, ha detto Trump ad Hannity. “E’ una nuova governatrice e non è stato gradevole”.

“Non porta a termine le cose, e noi le abbiamo mandato molto”, ha lamentato Trump. “Ora vuole una dichiarazione di un’emergenza e, sai, dovremo prendere una decisione al riguardo”, ha detto Trump.

La Whitmer ha reagito al fatto che Trump sia sembrato nemmeno ricordare il suo nome, con una preghiera su Twitter di inviare le attrezzature protettive personali e altri strumenti medici di cui lo stato ha disperato bisogno, prendendoli dalle scorte strategiche nazionali. “Salve, mi chiamo Gretchen Whitmer e quella governatrice sono io”, ha scritto. “Ho chiesto aiuto ripetutamente e rispettosamente. Ne abbiamo bisogno. Basta con gli attacchi politici: solo mascherine, respiratori, maschere N95, kit di test. Lei ha detto di essere con il Michigan; lo dimostri”.

La governatrice ha dichiarato alla WWJ-AM di Detroit venerdì mattina che aveva tentato di telefonare a Trump circa nello stesso momento in cui lui la stava bastonando al telefono con Hannity.  “Mi sono rivolta alla Casa Bianca ieri sera, chiesto una telefonata con il presidente”, ha detto, ma non è mai stata richiamata.

In precedenza nella settimana, la Whitmer ha dichiarato a una stazione radio locale che un ospedale del suo stato aveva ricevuto la settimana scorsa una consegna dal governo federale con solo 747 mascherine, 204 camici, 64 scudi facciali e 40.467 guanti. “A eccezione dei guanti, quell’assegnazione di mezzi protettivi non ha coperto nemmeno un turno”, ha detto.

Venerdì la governatrice ha dichiarato alla CNN che dopo che Trump aveva chiesto ai governatori di procurarsi le proprie forniture mediche, il suo stato aveva firmato un gran numero di ordini, solo per sentirsi dire successivamente dai fornitori che avevano ricevuto istruzioni di mandare invece gli articoli al governo federale.

Poco tempo dopo Trump ha utilizzato un aggiornamento della Casa Bianca sull’emergenza sanitaria pubblica per sfogarsi ulteriormente contro Whitmer e Inslee. Ha concluso invettiva dicendo che aveva consigliato al vicepresidente Mike Pence, il capo della squadra speciale sul coronavirus, di non prendersi nemmeno il disturbo di parlare con loro. “Io dico, Mike, non chiamare il governatore di Washington, sprechi il tuo tempo con lui. Non chiamare la donna del Michigan”, ha detto il presidente.

“Se non mi trattano bene, io non chiamo”, ha detto Trump del suo rifiuto di parlare con i governatori degli stati statunitensi durante una pandemia globale.

Prima di chiudere la giornata venerdì Trump ha approvato dichiarazioni di calamità eccezionali per la South Carolina e Puerto Rico, ma non per il Michigan.

Ha poi preso il suo iPhone e cercato di sottrarsi a responsabilità per l’epidemia in Michigan, che ha già ucciso 92 persone, twittando insulti contro la governatrice: “Amo il Michigan, uno dei motivi per cui stiamo facendo un simile lavoro GRANDIOSO  per loro durante questa terribile Pandemia”, ha scritto il presidente. “Tuttavia la vostra Governatrice, Gretchen ‘Mezza’ Whitmer è del tutto incompetente, non ha un’idea. Le piace incolpare gli altri della propria inettitudine!”

L’apparente pretesa di Trump che i governatori degli stati statunitensi gli facciano un favore politico – elogiando in televisione la sua risposta alla crisi in cambio della sua liberazione di aiuti federali – ha echeggiato tuttavia con forza il comportamento per il quale è stato messo in stato d’accusa l’anno scorso. In quel caso Trump aveva trattenuto aiuti all’Ucraina per costringere il suo presidente ad accettare di presentarsi sulla CNN ad annunciare un’inchiesta fasulla su Joe Biden, il suo probabile rivale alle elezioni di novembre.

Di fatto la situazione con la governatrice del Michigan è quasi identica a una situazione ipotetica che la studiosa di diritto Pamela Karlan ha chiesto a membri del Comitato Giudiziario di valutare durante le audizioni per la messa in stato d’accusa a dicembre.

“Immaginate di vivere in parte della Louisiana o del Texas soggetta a uragani e inondazioni devastanti”, ha detto la Karlan. “Che cosa pensereste se viveste là e il vostro governatore chiedesse un incontro con il presidente per discutere di ricevere aiuti che il Congresso ha messo a disposizione; che cosa pensereste se quel Presidente dicesse ‘Vorrei che mi facesse un favore. La incontrerò e le manderò i soccorsi quando lei avrà definito un criminale il mio avversario politico”.

“Non avvertireste nel vostro stomaco che un presidente simile avrebbe abusato della sua carica”, ha chiesto la Karlan, “che avrebbe tradito l’interesse nazionale e che avesse tentato di corrompere il processo elettorale?”

da Znetitaly – Lo spirito della resistenza è vivo

www.znetitaly.org

Fonte: https://zcomm.org/znetarticle/in-exchange-for-aid-trump-wants-praise-from-governors-for-campaign-ads/

Originale:  The Intercept

Traduzione di Giuseppe Volpe

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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