François Mitterrand e Juvénal Habayrimana, Hutu e presidente del Ruanda, il cui assassinio il 7 aprile 1994 scatenò il genocidio dei Tutsi.


Francesco Cecchini


Dell’ attentato che uccise Juvénal Habayrimana furono accusati i Tutsi e il loro leader Paul Kagame, ma secondo un’ indagine francese il missile terra-aria fu lanciato da un campo militare Hutu. Le famiglie dei membri dellequipaggio dell aereo abbattuto sui cieli di Kigali nel 1994, tutti francesi, chiesero alla giustizia di Parigi di aprire unindagine per accertare le responsabilità di quell attentato, ma un tribunale chiuse in fretta l inchiesta che vedeva indagate sette membri dellesercito di Francia. Attualmente i magistrati hanno deciso di riprendere in mano il fascicolo, chiedendo di interrogare lex-capo di Stato Maggiore ruandese Faustin Kayumba Nyamwasa, che in Ruanda è accusato di atti di terrorismo e che vive in Sud Africa.
L’ arresto il 16 maggio di Felicien Kabuga uno dei fondatori della Radio-Television Libre des Mille Collines (RTLMC), che incitò gli Hutu a uccidere i Tutsi che venivano chiamati inyenzi (scarafaggi) finanziatore delle milizie interahamwe (quelli che lavorano, uccidono, assieme) e importatore di migliaia di ponga( machete), ha riportato l’ attenzione di tutti sul genocidio in Ruanda.
La giustizia francese ha autorizzato un ricercatore a consultare gli archivi del defunto presidente François Mitterrand sul Ruanda. La notizia è stata accolta molto favorevolmente dal ricercatore, François Graner, autore di numerosi libri sulla Francia in Ruanda e vicino all’associazione Survie impegnata contro” Françafrique “.
https://survie.org/
Il tema del ruolo della Francia durante il genocidio è mai stato definitivamente chiarito. Già nel suo libro del 1995, subito dopo il genocidio, The Rwanda Crisis 1959-1994. History of a genocide, pubblicato da Fountain Publisher, Kampala, Uganda, lo storico Gérard Prunier aveva raccontato in un capitolo la vicenda della spedizione miltare francese, l Opération Turquoise, tra azione umanitaria e appoggio all’ esercito hutu. Édouard Balladur, allora Primo Ministro, in una lettera del 21 giugno 1994 a François Mitterrand, così scriveva a proposito dell’ Opération Turquoise: “Limitare le operazioni alle azioni umanitarie e non lasciarsi andare a quella che sarebbe considerata una spedizione coloniale nel cuore del territorio del Ruanda. “
La storia dell’ accertamento sulle responsabilità della Francia nel genocidio in Ruanda è lunga. E’ iniziata nel 1998 quando il giudice Jean-Louis Bruguiere aprì la prima inchiesta in seguito alla denuncia della figlia del co-pilota dell’ aereo abbattuto con a bordo Juvénal Habayrimana. Nello stesso anno inchieste del giornalista di Le Figaro Patrick de Saint-Exupéry, presente nel 1994 durante l’ Opération Turquoise, informarono della responsabilità dei militari francesi. Lunedì 31 ottobre 2016 la Commissione Nazionale per la Lotta contro il Genocidio (CNLG) del Ruanda ha pubblicato un elenco di 22 alti ufficiali dellesercito di Francia, accusati di essere coinvolti nel genocidio dei Tutsi del 1994: tra questi ci sono lex-capo di Stato Maggiore dellesercito francese, il generale Jacques Lanxade, e lex-comandante dell Opération Turquoise, schierata il 22 giugno 1994 in Ruanda su mandato delle Nazioni Unite. Secondo la CNLG il generale Lanxade avrebbe ricevuto e ignorato diverse segnalazioni di abusi perpetrati dallesercito ruandese sui civili Tutsi nel 1994, dando assistenza militare e forniture di armamenti e attrezzature agli assassini.
Con l’ apertura degli archivi di François Mitterrand la verità sul ruolo della Francia in Ruanda nel 1994 sarà finalmente accertato? Il passo è importante, ma per conoscere i compromessi e gli accordi dei francesi con i responsabili del genocidio dei Tutsi, ci vorrà più di una declassificazione degli archivi, tutto dipende da ciò che è stato declassificato e, soprattutto, da come è stato declassificato. Si vedrà se il risultato della ricerca di François Graner sarà una vittoria della verità storica, comunque tutto indica che la responsabilità di François Mitterrand era centrale negli errori della politica francese in Ruanda.

Di Francesco Cecchini

Nato a Roma . Compie studi classici, possiede un diploma tecnico. Frequenta sociologia a Trento ed Urbanistica a Treviso. Non si laurea perché impegnato in militanza politica, prima nel Manifesto e poi in Lotta Continua, fino al suo scioglimento. Nel 1978 abbandona la militanza attva e decide di lavorare e vivere all’estero, ma non cambia le idee. Dal 2012 scrive. La sua esperienza di aver lavorato e vissuto in molti paesi e città del mondo, Aleppo, Baghdad, Lagos, Buenos Aires, Boston, Algeri, Santiago del Cile, Tangeri e Parigi è alla base di un progetto di scrittura. Una trilogia di romanzi ambientati Bombay, Algeri e Lagos. L’ oggetto della trilogia è la violenza, il crimine e la difficoltà di vivere nelle metropoli. Ha pubblicato con Nuova Ipsa il suo primo romanzo, Rosso Bombay. Ha scritto anche una raccolta di racconti, Vivere Altrove, pubblicata da Ventura Edizioni Traduce dalle lingue, spagnolo, francese, inglese e brasiliano che conosce come esercizio di scrittura. Collabora con Ancora Fischia IL Vento. Vive nel Nord Est.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy