Per i padroni c’è licenza di ammazzare. E’ gravissima la decisione di non applicare la condanna comminata in Italia ai due manager tedeschi colpevoli del rogo alla #ThyssenKrupp. A 13 anni di distanza dalla strage di Torino i responsabili non sono mai stati arrestati nonostante la sentenza definitiva della Corte di Cassazione che li aveva condannati al massimo della pena per omicidio colposo e il mandato di cattura internazionale. Siamo di fronte a un comportamento che conferma che le nostre continuano a essere società di classe in cui la giustizia non vale per tutti e in cui al capitale è consentito di ammazzare le persone senza temere conseguenze. I due dirigenti – di un’impresa la cui storia di atrocità all’epoca del nazismo è tristemente nota* – non hanno trascorso neanche un minuto in cella ma ora usufruiranno della semilibertà e potranno serenamente continuare a lavorare come hanno fatto in questi anni presso il quartier generale della Thyssenkrupp. Ai familiari delle vittime la solidarietà di Rifondazione Comunista.

Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista

  • da leggere:
    David R.L. Litchfield, La danza macabra dei Thyssen, Mimesis edizioni

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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