Patrice Émery Lumumba


Francesco Cecchini


“I nemici dell’ Africa lo avevano capito. Si erano resi conto chiaramente che Patrice Lumumba si era dato anima e corpo all’ Africa. In altre parole non poteva essere comprato.” Frantz Fanon
Patrice Émery Lumumba nacque a Onalua, allora Congo belga, il 2 luglio 1925.
Primo ministro della Repubblica Democratica del Congo indipendente, il 30 giugno 1960 pronunciò a Leopoldville, ora Kinshasa, lo storico discorso dell’indipendenza: “Combattenti per l’ indipendenza oggi vittoriosi, vi saluto a nome del governo congolese. A tutti voi, amici miei che avete combattuto instancabilmente al nostro fianco, vi chiedo di rendere questo 30 giugno 1960 una data illustre che manterrete per sempre nei vostri cuori, una data il cui significato insegnerete con orgoglio ai vostri figli, in modo che a loro volta possano condividere con i loro figli e nipoti la gloriosa storia della nostra lotta per la libertà….”
Spiegò, presente re Baldovino, cosa sia stata la colonizzazione del Congo da parte del Belgio. Re Baldovino si offese, considerò Patrice Lumumba un nemico e contribuì al colpo di stato che lo depose. Anche la CIA aiutò. Aveva solo 36 anni quando fu brutalmente assassinato il 17 gennaio 1961 in Katanga. Il generale Gerard Soete raccontò alla commissione parlamentare belga incaricata delle indagini a 40 anni di distanza dall’omicidio, come Lumumba fu assassinato: “Avevamo fucilato Lumumba nel pomeriggio. Poi tornai nella notte con un altro soldato, perché le mani dei cadaveri spuntavano ancora dal terriccio. Prendemmo l’acido che si usa per le batterie delle automobili, dissotterrammo i corpi, li facemmo a pezzi con l’accetta; poi li sciogliemmo in un barile, facendo tutto di fretta, perché non ci vedesse nessuno.”
In occasione del 60 ° anniversario dell’ indipendenza del Congo Filippo re del Belgio ha inviato una lettera al Presidente della Repubblica Democratica del Congo, Félix Tshisekedi, dicendosi “profondamente dispiaciuto per le ferite” inflitte al Congo durante il colonialismo. Re Filippo però non ha ricordato l’ assassinio di Patrice Lumumba avvenuto all’ inizio dell’ indipendenza e nel quale il nonno, re Baldovino, ebbe un ruolo.
Patrice Lumumba, assieme a Thomas Sankara e ad altri leader africani viene ricordato da tutti coloro che in Africa combattono contro il colonialismo e il neocolonialismo.

Di Francesco Cecchini

Nato a Roma . Compie studi classici, possiede un diploma tecnico. Frequenta sociologia a Trento ed Urbanistica a Treviso. Non si laurea perché impegnato in militanza politica, prima nel Manifesto e poi in Lotta Continua, fino al suo scioglimento. Nel 1978 abbandona la militanza attva e decide di lavorare e vivere all’estero, ma non cambia le idee. Dal 2012 scrive. La sua esperienza di aver lavorato e vissuto in molti paesi e città del mondo, Aleppo, Baghdad, Lagos, Buenos Aires, Boston, Algeri, Santiago del Cile, Tangeri e Parigi è alla base di un progetto di scrittura. Una trilogia di romanzi ambientati Bombay, Algeri e Lagos. L’ oggetto della trilogia è la violenza, il crimine e la difficoltà di vivere nelle metropoli. Ha pubblicato con Nuova Ipsa il suo primo romanzo, Rosso Bombay. Ha scritto anche una raccolta di racconti, Vivere Altrove, pubblicata da Ventura Edizioni Traduce dalle lingue, spagnolo, francese, inglese e brasiliano che conosce come esercizio di scrittura. Collabora con Ancora Fischia IL Vento. Vive nel Nord Est.

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