I due pescatori indiani e i due marò italiani. Immagine pubblicata da Today il 15 agosto 2015


Francesco Cecchini


Sono trascorsi otto anni dall’ inizio della lunga vicenda che ha visto protagonisti due fucilieri del Battaglione San Marco della marina militare.
Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, due marines italiani a bordo della MV Enrica Lexie, una petroliera battente bandiera italiana, spararono e uccisero il 15 febbraio 2012, al largo della costa del Kerala, due pescatori indiani, Ajesh Binki and Valentine Jelastine che erano a bordo del peschereccio St. Antony. I due marines erano, assieme ad altri in servizio anti pirateria per una nave privata, la petroliera Enrica Lexie di proprietà della società armatrice Fratelli D’Amato Spa, e scambiarono il peschereccio per una nave pirata e i due pescatori per pirati. Iniziativa promossa, quella di mettere militari a protezione di navi private, dal governo Berlusconi nel 2011, contravvenendo alle pratiche internazionali per cui un simile servizio viene appaltato a “contractor” privati.
Finalmente la Corte permanente di arbitrato dellAia ha preso delle decisioni importanti.

  • Salvatore Girone e Massimiliano Latorre saranno processati in Italia, che dovrà riaprire le proprie indagini e istruire il processo a carico dei due.
  • Le azioni legali intraprese dall India e la conseguente limitazione della libertà dei due fucilieri italiani non hanno violato il diritto internazionale. Contrariamente a quanto chiedeva l Italia, l’ India non dovrà pagare alcun risarcimento per i “danni immateriali” sofferti da Girone e Latorre.
  • L Italia ha violato la libertà di navigazione sancita dagli articoli 87 e 90 della Convenzione dellOnu sul Diritto del Mare e dovrà risarcire l’ India e i famigliari dei pescatori uccisi.
    L’ India ha cantato vittoria, ma anche l’ Italia non si è addolorata, anzi. Matteo Salvini e Giorgia Meloni hanno accolto la sentenza con gioia. Il premier Giuseppe Conte ha dichiarato che gli sembra una buona notizia e Luigi Di Maio ministro degli esteri, che in politica estera ne imbrocca poche, ha tra l’ altro, detto: “Oggi si mette un punto definitivo a una lunga agonia. Un abbraccio ai nostri due marò e alle loro famiglie.”
    Niente in confronto all’atteggiamento dell’ estrema destra dopo l’ arresto in India nel 2012 dei due marò. Sembrava che La Torre e Girone fossero due patrioti che avessero difeso i confini patrii dell’ Italia a poche miglia al largo della costa indiana del Kerala. Punta di diamante di questa mobilitazione di sostegno furono i fascisti del terzo millennio di CasaPound con lo slogan: “Liberiamo i nostri leoni!”

I leoni La Torre e Girone in gabbia


Riguardo alla prigione va detto che Latorre e Girone sono stati trattenuti in territorio indiano, alloggiando in guest house governative, hotel a cinque stelle e strutture di pertinenza dellambasciata italiana a New Delhi, rispettivamente fino al 13 settembre 2014 e fino al 29 maggio 2015.
Per capire cosa realmente accadde nel 2012 va letto o riletto il libro del giornalista, che vive in India, Matteo Miavaldi, “I due Marò. Tutto quello che non vi hanno detto.”, pubblicato da SUR nel 2013.
Il libro ha la prefazione di Simone Pieranni che cita un ottimo articolo di Wuming, il cui link è il seguente:
https://www.wumingfoundation.com/giap/2013/01/i-due-maro-quello-che-i-media-italiani-e-napolitano-non-vi-raccontano/

Copertina del libro di Matteo Miavaldi

Di Francesco Cecchini

Nato a Roma . Compie studi classici, possiede un diploma tecnico. Frequenta sociologia a Trento ed Urbanistica a Treviso. Non si laurea perché impegnato in militanza politica, prima nel Manifesto e poi in Lotta Continua, fino al suo scioglimento. Nel 1978 abbandona la militanza attva e decide di lavorare e vivere all’estero, ma non cambia le idee. Dal 2012 scrive. La sua esperienza di aver lavorato e vissuto in molti paesi e città del mondo, Aleppo, Baghdad, Lagos, Buenos Aires, Boston, Algeri, Santiago del Cile, Tangeri e Parigi è alla base di un progetto di scrittura. Una trilogia di romanzi ambientati Bombay, Algeri e Lagos. L’ oggetto della trilogia è la violenza, il crimine e la difficoltà di vivere nelle metropoli. Ha pubblicato con Nuova Ipsa il suo primo romanzo, Rosso Bombay. Ha scritto anche una raccolta di racconti, Vivere Altrove, pubblicata da Ventura Edizioni Traduce dalle lingue, spagnolo, francese, inglese e brasiliano che conosce come esercizio di scrittura. Collabora con Ancora Fischia IL Vento. Vive nel Nord Est.

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