La Repubblica di Palau è uno dei Paesi più piccoli al mondo, contando meno di 18.000 abitanti su 459 kmq, per un totale di circa 340 isole. È anche uno degli stati più giovani al mondo, avendo ottenuto l’indipendenza solamente nel 1994.
Le elezioni generali svoltesi tra il 22 settembre ed il 3 novembre hanno avuto luogo senza la partecipazione del presidente in carica, Tommy Remengesau, che aveva annunciato da tempo la sua intenzione di non presentarsi per un nuovo mondato. Oggi sessantacinquenne, Remengesau è stato per decenni uno dei grandi protagonisti della politica di Palau, essendo stato eletto per la prima volta come senatore all’età di ventotto anni. Ha inoltre occupato la carica di vicepresidente dal 1993 al 2001, prima di essere eletto alla presidenza. Ha occupato la massima carica dal 2001 al 2009, e poi nuovamente dal 2013 ad oggi, per un totale di quattro mandati.
“Non mi candiderò per nessuna carica nel 2020. Ho intenzione di appendere il cappello al chiodo ed essere il pescatore che ho sempre voluto essere“, aveva dichiarato Remengesau ai giornalisti. Nel 2001, dopo il suo primo periodo presidenziale, Remengesau si era invece candidato come senatore, per poi tornare alla presidenza dopo quattro anni. L’avvicendamento tra Remengesau ed il suo successore avrà luogo solamente a gennaio, e, secondo i risultati delle elezioni presidenziali, sarà Surangel Whipps Jr. a prenderne il posto.
Cognato del presidente uscente, Whipps aveva ottenuto un ragguardevole 46.30% al primo turno, davanti al 25.90% di Raynold Oilouch. Alla tornata elettorale avevano partecipato anche Johson Toribiong (14.95%) ed Alan R. Seid (12.83%), eliminati. Al ballottaggio, Whipps ha confermato il proprio vantaggio su Oilouch, vicepresidente in carica, che ha ammesso al sconfitta ancor prima del completamento del conteggio delle schede.
Whipps, un uomo d’affari che ha condotto una campagna puntando sulle riforme fiscali e sulla promozione di una fonte alternativa di entrate oltre al turismo, è già stato senatore di Palau dal 2008 al 2016. Nel 2016, si era presentato per la prima volta alle elezioni presidenziali, venendo sconfitto da Remengesau per circa 250 voti.
Insieme alle elezioni presidenziali, si sono tenute anche le elezioni legislative per il rinnovamento delle due camere che compongono il National Congress: la House of Delegates, che conta sedici membri, ed il Senato, di tredici seggi. Attualmente, a Palau non esistono partiti politici ufficialmente registrati, e, di conseguenza, tutti i candidati si presentano come indipendenti.
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Giulio Chinappi – World Politics Blog