Gustavo Petro festeggia il buon risultato elettorale del Pacto Historico


Francesco Cecchini


In Colombia il 13 marzo si sono tenute le elezioni parlamentari di108 senatori e 188 deputati per il periodo 2022-2026, con la novità dei seggi speciali per la pace alla Camera, 16 in totale in 16 circoscrizioni messi a disposizione delle vittime del conflitto armato. Inoltre vi sono state le primarie per le prossime elezioni presidenziali che si terranno a maggio. Le due formazioni più votate sono state il Pacto Historico Historico di Gustavo Petro e l’ Equipo Por Colombia di Federico Gutiérrez, mentre il Centro Espranza di Sergio Fajardo ha ottenuto meno voti. Il Pacto Historico ha ottenuto un buon risultato anche al Congresso. Contando i voti del Senato e della Camera, la coalizione guidata da Petro ha ottenuto 16 senatori e 25 deputati alla Camera, classificandosi come la seconda forza dietro al Partito Liberale, che ha 15 senatori e 32 deputati. Il Centro Democrático che alle elezioni del 2018 è stata la forza elettorale più forte del Paese caratterizzata dalla presenza di Álvaro Uribe, quest’anno si è piazzato al quarto posto con 14 senatori e 16 rappresentanti, dietro il Partito Conservatore.
Per quanto riguarda le formazioni per le elezioni presidenziali la situazione è la seguente.
Pacto Historico
Hanno partecipato l’ex guerrigliero, ex sindaco di Bogotá e senatore, Gustavo Petro; la leader sociale Francia Márquez, l’ex governatore di Nariño, Camilo Romero; il pastore cristiano Alfredo Saade e il capo indigeno Arelis Uriana. Con i risultatti: Gustavo Petro: 80,32% (ha già superato i tre milioni di voti) Francia Marquez: 14,17% Camilo Romero: 4,16% Arelis Uriana: 0,95% Alfredo Saade: 0,38%
Equipo por Colombia
Partecipano l’ ex sindaco di Bogotá, Enrique Peñalosa; quello di Barranquilla, Alejandro Char; quello di Medellín, Federico Gutiérrez, il senatore del Partito conservatore e il senatore del partito di Mira, Aydeé Lizarazo. I risultati sono: Federico Gutiérrez: 54,45% (già superato il milione di voti) Alexander Char: 16,94% David Barguil: 15,85% Aydée Lizarazo: 6,71% Enrico Penalosa: 6,03%
Centro Esperanza.
Partecipano l’ ex deputato Juan Manuel Galán, l’ ex ministro Alejandro Gaviria, l’ ex governatore Sergio Fajardo, il senatore Jorge Robledo e l’ governatore Carlos Amaya . Con i risultati:
Sergio Fajardo: 32,79% Carlos Amaya: 22,25% Juan Manuel Galan: 22,16% Alejandro Gaviria: 15,39% Jorge Robledo: 7,38%
Il favorito alla presidenza è Gustavo Petro che ha dichiarato: ” Pacto Historico ha ottenuto i migliori risultati del progressismo nella storia della Repubblica di Colombia. Stiamo per vincere la presidenza al primo turno.”
Il programma del Pacto Historico di Gustavo Petro è progressista e articolato: riforma agraria, riforma tributaria egualitaria, fine della dipendenza dal petrollio e dall’ estrattivismo, etc.,etc., ma vi sono due punto importanti non ancora ben affrontati. L’ uscita della Colombia dalla NATO e i rapporti con la bolivariana Venezuela.
GUSTAVO PETRO.
Di origini italiane e diplomato all’Università Cattolica di Lovanio (Belgio), questo economista è stato un protagonista della politica colombiana degli ultimi decenni. Militò nella guerriglia M-19, ma il processo di pace che lo ha portato fuori dalla clandestinità e le sue posizioni al Congresso della Repubblica, sia come rappresentante alla Camera che come senatore, lo hanno catapultato in modo tale che non ha solo è diventato il leader della sinistra ma un punto di riferimento per le voci di opposizione più recalcitranti del Paese. Durante il suo mandato come sindaco di Bogotá, fu rimosso dall’incarico e squalificato per 15 anni dall’ avvocato Alejandro Ordóñez. Tuttavia, Petro è andato alla Commissione interamericana per i diritti umani e ha ottenuto misure precauzionali che gli hanno permesso di tornare al suo incarico di sindaco Municipio, Palazzo Liévano.

Francia Marquez, leader sociale del Pacto Hitorico

Di Francesco Cecchini

Nato a Roma . Compie studi classici, possiede un diploma tecnico. Frequenta sociologia a Trento ed Urbanistica a Treviso. Non si laurea perché impegnato in militanza politica, prima nel Manifesto e poi in Lotta Continua, fino al suo scioglimento. Nel 1978 abbandona la militanza attva e decide di lavorare e vivere all’estero, ma non cambia le idee. Dal 2012 scrive. La sua esperienza di aver lavorato e vissuto in molti paesi e città del mondo, Aleppo, Baghdad, Lagos, Buenos Aires, Boston, Algeri, Santiago del Cile, Tangeri e Parigi è alla base di un progetto di scrittura. Una trilogia di romanzi ambientati Bombay, Algeri e Lagos. L’ oggetto della trilogia è la violenza, il crimine e la difficoltà di vivere nelle metropoli. Ha pubblicato con Nuova Ipsa il suo primo romanzo, Rosso Bombay. Ha scritto anche una raccolta di racconti, Vivere Altrove, pubblicata da Ventura Edizioni Traduce dalle lingue, spagnolo, francese, inglese e brasiliano che conosce come esercizio di scrittura. Collabora con Ancora Fischia IL Vento. Vive nel Nord Est.

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