Testa di una delle statue trovate a San Casciano dei Bagni.



Una delle 24 statue trovate

Archeologi italiani hanno scoperto nelle prime settimane di ottobre 24,  a cinquant’anni  dalla scoperta dei Bronzi di Riace  statue di bronzo straordinariamente conservate.  Le statue sono state ritrovate sotto i resti fangosi delle terme a San Casciano dei Bagni, un paese collinare in provincia di Siena, a circa 150 chilometri su strada da Roma, antica zona termale. Si stima che abbiano circa 2.300 anni, le figure rappresentano Igea, Apollo e altre divinità greco-romane. Igea era la dea della pulizia e della guarigione e la parola “igiene” deriva dal suo nome. L’archeologo Jacobo Tabolli, dell’Università per Stranieri di Siena,  responsabile dello scavo  ha affermato che la scoperta potrebbe “riscrivere la storia”, riscrivere parte della storia etrusca e romana che conosciamo. La maggior parte delle statue, che sono state trovate sommerse sotto le terme insieme a circa 6.000 monete di bronzo, argento e oro, risalgono al II secolo a.C. C. e il I secolo d.C. c.
L’eccezionale stato di conservazione delle statue all’interno dell’acqua calda della sorgente ha permesso anche di preservare meravigliose iscrizioni in etrusco e latino che furono incise prima della loro realizzazione. Nelle iscrizioni si leggono nomi di potenti famiglie etrusche del territorio dell’Etruria interna, dai Velimna di Perugia ai Marcni noti nell’agro senese. Accanto a onomastica e forme dedicatorie in etrusco troviamo iscrizioni in latino, che menzionano anche le aquae calidae, le fonti calde del Bagno Grande, dove le statue furono collocate.
Avviato nel 2019, lo scavo promosso dal Ministero della cultura e dal comune toscano è condotto sul campo da Emanuele Mariotti mentre a coordinare il progetto scientifico è Jacopo Tabolli.
 Nei prossimi mesi il team di oltre sessanta studiosi continuerà a lavorare per comprendere la natura dell’antico luogo sacro, i tempi e lo spazio della formazione del deposito e i processi produttivi che sono stati dietro alla creazione dei capolavori.

Estrazione di una statua

Santuario di San Casciano dei Bagni, dove sono state trovate le statue.

Di Francesco Cecchini

Nato a Roma . Compie studi classici, possiede un diploma tecnico. Frequenta sociologia a Trento ed Urbanistica a Treviso. Non si laurea perché impegnato in militanza politica, prima nel Manifesto e poi in Lotta Continua, fino al suo scioglimento. Nel 1978 abbandona la militanza attva e decide di lavorare e vivere all’estero, ma non cambia le idee. Dal 2012 scrive. La sua esperienza di aver lavorato e vissuto in molti paesi e città del mondo, Aleppo, Baghdad, Lagos, Buenos Aires, Boston, Algeri, Santiago del Cile, Tangeri e Parigi è alla base di un progetto di scrittura. Una trilogia di romanzi ambientati Bombay, Algeri e Lagos. L’ oggetto della trilogia è la violenza, il crimine e la difficoltà di vivere nelle metropoli. Ha pubblicato con Nuova Ipsa il suo primo romanzo, Rosso Bombay. Ha scritto anche una raccolta di racconti, Vivere Altrove, pubblicata da Ventura Edizioni Traduce dalle lingue, spagnolo, francese, inglese e brasiliano che conosce come esercizio di scrittura. Collabora con Ancora Fischia IL Vento. Vive nel Nord Est.

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