La crisi dei missili sulla Polonia sembra sia rientrata, con il presidente Usa che ha dichiarato l’improbabilità dell’attacco russo. Ma quando ancora non si era capito cosa fosse accaduto, Letta e Calenda avevano già messo l’elmetto.
Missili sulla Polonia
Durante l’attacco missilistico più grave lanciato dai russi – un centinaio di missili in un solo giorno – un’esplosione nel villaggio polacco di Przewodov a pochi chilometri dal confine ha ucciso due persone facendo scattare l’allarme internazionale.
Ma quando ancora non si era capito cosa fosse accaduto, Letta e Calenda via twitter avevano già messo l’elmetto e Zelensky chiedeva l’intervento della NATO. Ma Biden ha riunito gli alleati a Bali e imboccato la strada della prudenza: “Improbabile che i missili siano partiti dalla Russia“. C’è l’ipotesi che possa essersi trattato di missili antiaereo di Kiev.
Oggi è previsto a Bruxelles, nel quartier generale della Nato, la riunione straordinaria del Consiglio Atlantico a livello di ambasciatori già annunciata ieri sera. Lo ha reso noto la stessa Alleanza precisando che alle 12.30 il segretario generale Jens Stoltenberg parlerà alla stampa.
Il delirio al potere
A volte ho un senso di disperazione profonda.
Sento Calenda, Zelensky, Letta e sono senza parole. Possono dei pazzi essere classe dirigente?
Dove il Pentagono mostra prudenza, dove i polacchi precisano che il missile caduto probabilmente non è russo, che forse si tratta di un frammento di un missile ucraino antiaereo, i pazzi gridano all’attacco a un paese NATO. Alzano toni come ubriaconi da bar.
È chiaro e certissimo che non si tratta di un attacco russo a un paese NATO. L’ipotesi peggiore, ma al momento improbabile, è che possa essere un frammento di un missile abbattuto. Ma con tutta probabilità non c’è nulla neanche in questa direzione. Più probabilmente è un s- 300
Eppure Zekensky dichiara che si tratta dell’inizio di un attacco russo a un paese NATO, seguito subito da una manica di psicotici nostrani.
Il mondo è davvero nelle mani dei pazzi. Altro che competenza e ragione.
Una volta si diceva “l’immaginazione al potere”. Alla fine abbiamo “il delirio al potere”.