Per concludere in bellezza l’iter di una manovra classista e reazionaria è arrivato un ordine del giorno di Fratelli d’Italia a firma Foti che impegna il governo a “eliminare il tetto di spesa per le offerte della ospedalita’ privata in regime convenzionato al fine di garantire migliori servizi e una più razionale gestione della sanità pubblica”.

Il governo Meloni taglia la spesa sanitaria ma si prepara ad aumentare quella per la sanità privata.

La logica è quella del neoliberismo già portata avanti dai governi di centrosinistra e centrodestra: indebolisco la sanità pubblica per fare spazio agli affari dei privati.

Si confermano gli assurdi tetti alle assunzioni nel pubblico che dal governo Berlusconi fino a Draghi hanno messo in ginocchio la sanità pubblica.

Con sfacciataggine si afferma che la soluzione sarebbe togliere il tetto ai privati, presentati come benefattori mentre divorano la torta della spesa sanitaria.

In Italia abbiamo il partito unico delle cliniche private.

La difesa della sanità pubblica e del diritto alla salute sancito dall’articolo 32 della Costituzione implica non solo la più dura opposizione a questo governo ma anche la rottura con le politiche dei governi che lo hanno preceduto.

È questo l’impegno di Rifondazione Comunista e di Unione Popolare.

Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista, coordinamento di Unione Popolare

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