Brahim Ghali, Presidente della Repubblica Araba Saharawi Democratica e Segretario Generale del Fronte Polisario.

Venerdì scorso, 13 gennaio, a Dakhla, campo profughi saharawi, sono iniziati i lavori del XVI Congresso del Fronte Polisario.  Un Congresso che si svolge in circostanze mondiali straordinarie, ma con grande aspettative per il popolo Saharawi: sarà un evento trascendentale e straordinario. Trascendentale per le nuove decisioni che verranno adottate per il futuro del popolo Saharawi.Questo è il primo congresso dalla ripresa della lotta armata alla fine del 2020.
Il congresso, convocato per rinnovare gli organi direttivi del movimento, durerà cinque giorni, fino al 17 gennaio, e si terrà alla presenza di 2.200 delegati e 370 ospiti stranieri nel campo di Dakhla, 175 km a sud della città di Tindouf, all’estremo ovest di Algeria. L’attuale capo del Polisario, Brahim Ghali, 73 anni, che pare abbia l’indispensabile appoggio dell’Algeria, potrebbe essere rieletto.
Da venerdì sono a Dakhla numerose delegazioni politiche internazionali di vari Paesi. Tra questi, un gruppo di funzionari pubblici spagnoli di partiti come IU, Podemos, EH Bildu, Anticapitalistas, PP, BNG o Nueva Canarias. I più importanti sostenitori internazionali del Polisario sono presenti anche attraverso postazioni da Cuba, Nicaragua, Venezuela, Sud Africa, Nigeria, Namibia, Angola, Svezia, Portogallo o Stati Uniti. E, naturalmente, una numerosa rappresentanza dell’Algeria, principale alleato dei Saharawi: il grosso della delegazione spagnola è sbarcato questo giovedì mattina a Tindouf. Tra i partecipanti spiccano tre eurodeputati come Miguel Urbán (Anticapitalistas), Ana Miranda (BNG) e Pernando Barrena (EH Bildu). Anche un eurodeputato del PCP dal Portogallo, Manuel Pimentel. A nome dell’IU, il deputato al Congresso, José Luis Bueno, hanno partecipato, a nome di Podemos, il vicepresidente del Parlamento delle Isole Baleari, Gloria Santiago, nonché il deputato al Parlamento basco, Gustavo Angulo. Il deputato basco e portavoce parlamentare, Carmelo Barrio, rappresenta il PP. Nessuno del PSOE è presente, come ha già riferito questo mezzo. In totale, secondo l’organizzazione, ci sono più di 370 ospiti internazionali e 2.200 deputati saharawi provenienti da entrambi i campi stessi.
“Non c’è altra soluzione che intensificare la lotta armata”. È uno degli slogan più sentiti in questi giorni nei campi profughi saharawi di Tindouf, in Algeria.
Il motto del Congresso è chiaro: “Intensifica la lotta armata per cacciare l’invasore e culminare nella sovranità”. Per i vertici del Polisario è un momento chiave della loro strategia. “O muori o indipendenza”, fa notare a Público un veterano saharawi membro dell’organizzazione del Congresso. “I giovani sono stufi e non ci aspettiamo più niente da nessuno e dall’Onu”, aggiunge. L’organizzazione saharawi ha deciso alla fine del 2020 di dichiarare lo stato di guerra al Marocco dopo aver ritenuto di aver rotto il cessate il fuoco a causa di un’azione nell’area di Guerguerat, a sud dei territori occupati del Sahara occidentale.

Campo di Dakla, Tindouf, Algeria

Di Francesco Cecchini

Nato a Roma . Compie studi classici, possiede un diploma tecnico. Frequenta sociologia a Trento ed Urbanistica a Treviso. Non si laurea perché impegnato in militanza politica, prima nel Manifesto e poi in Lotta Continua, fino al suo scioglimento. Nel 1978 abbandona la militanza attva e decide di lavorare e vivere all’estero, ma non cambia le idee. Dal 2012 scrive. La sua esperienza di aver lavorato e vissuto in molti paesi e città del mondo, Aleppo, Baghdad, Lagos, Buenos Aires, Boston, Algeri, Santiago del Cile, Tangeri e Parigi è alla base di un progetto di scrittura. Una trilogia di romanzi ambientati Bombay, Algeri e Lagos. L’ oggetto della trilogia è la violenza, il crimine e la difficoltà di vivere nelle metropoli. Ha pubblicato con Nuova Ipsa il suo primo romanzo, Rosso Bombay. Ha scritto anche una raccolta di racconti, Vivere Altrove, pubblicata da Ventura Edizioni Traduce dalle lingue, spagnolo, francese, inglese e brasiliano che conosce come esercizio di scrittura. Collabora con Ancora Fischia IL Vento. Vive nel Nord Est.

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