Un’informativa di un paio di giorni fa ha informato i portuali di Monfalcone che nel porto sarebbero avvenute movimentazioni di mezzi militari logistici e offensivi, ma con destinazione ignota. Neanche un mese fa il ministro D’Urso aveva detto che ci saremmo impegnati a ricostruire l’Ucraina, e che Trieste e Venezia sarebbero diventati i nuovi porti di Kiev. L’idea di ricostruzione che porta con sรฉ questo governo e l’alleanza atlantica รจ paradossale, e ci avvicina tutti alla catastrofe.
Non si puรฒ accettare ancora che dalle nostre coste ci si faccia promotori di traffici di morte, va trovata al piรน presto una soluzione diplomatica e pacifica alla crisi ucraina e ai vari dossier internazionali oggi sempre piรน caldi. Bisogna ribadire forte che quel che va fatto รจ abbassare le armi e alzare i salari, e per questo saremo alla manifestazione chiamata per il prossimo 25 febbraio a Genova dal COLLETTIVO AUTONOMO LAVORATORI PORTUALI GENOVA proprio su questi temi.
Marta Collot Pap UP