Giorgia Meloni guerrafondaia con una nuova provocazione dell’Italia contro la Cina: la marina militare italiana invierà la portaerei Cavour nell’Indo-Pacifico, per prendere parte a operazioni anti-cinesi con gli alleati.

Meloni guerrafondaia provoca la Cina

Dopo aver dichiarato un totale sostegno al governo di Kiev, Giorgia Meloni – Primo Ministro della Repubblica Italiana – è pronta ad unirsi al circo Occidentale delle provocazioni anti-Cinesi, in perfetta linea con la volontà degli USA di costituire una sorta di NATO Asiatica, tra AUKUS, “Progetto 3+1”, QUAD e così via, con l’obiettivo finale di contenere l’Ascesa della Repubblica Popolare Cinese

Non solo – quindi – l’Italia continuerà a sostenere la “guerra per procura” degli USA contro la Federazione Russa, secondo il pericoloso mantra del “combattere fino all’ultimo ucraino”, ma si presenterà, in prima fila, anche contro la Cina.

Come scrive Flavio Beltrami, nel suo articolo “La grottesca ma costosissima spedizione navale della Meloni. Nel Pacifico per fermare la Cina?” sul Faro di Roma“Dopo lo Show di Piazza del Popolo , giunge la Missione nel Pacifico della Portaerei Cavour, notizia ufficiale arrivata dall’Ammiragio Giuseppe Berutti Bergotto”. 

Il Governo Italiano, secondo Il Foglio, annuncerà l’ufficializzazione politica dell’operazione durante il G7 di Hiroshima.

Come scrive Beltrami  – la Portaerei Cavour sarà inviata nel Pacifico niente meno che per bloccare l’Ascesa della Cina. Sarà attesa nell’area verso maggio, in concomitanza con il Summit del G7 di Hiroshima. Tale Missione sarà preceduta dall’invio nel Pacifico del Pattugliatore d’Altura Morosini.

Tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024, ha dichiarato l’Ammiraglio Bergotto, la Marina Militare della Repubblica Italiana invierà una Squadra Portaerei, formata dalla Cavour, da un Cacciatorpediniere, una Fregata e una Nave da Rifornimento nella Regione dell’Indo-Pacifico, per “operare con gli alleati”. Ovvero, per prendere parte a operazioni anti-Cinesi, provocazioni guerrafondaie e azioni avventuriste.

Il Governo Italiano è sempre più genuflesso agli USA e alla NATO, ma tali azioni non sono sorprendenti: Giorgia Meloni è una fervente atlantista, anti-Comunista e ha sempre avuto posizioni anti-Cinesi.

Giorgia Meloni sostiene il governo di Taiwan, in piena violazione del principio dell’Unica Cina, e ancora prima del suo insediamento aveva creato un piccolo disastro diplomatico con l’Ambasciata Cinese in Italia, che si era lamentata dell’approccio ostile della Meloni nei confronti della Cina, affermando che il Governo Cinese non avrebbe tollerato interferenze dell’Italia nella questione di Taiwan.

Inoltre, Giorgia Meloni ha sempre affermato che, qualora avesse vinto le elezioni, avrebbe portato l’Italia al di fuori della Belt & Road Initiative, la “Nuova Via della Seta“, il macro-progetto più ambizioso a livello infrastrutturale e commerciale di sempre, a cui sempre più Paesi si stanno legando.

Qualche giorno fa, il Fatto Quotidiano – in un articolo relativo alla visita di Stato del presidente spagnolo Sánchez in Cina – titolava “Italia non pervenuta”. Ma, esattamente, come si può anche solo pensare ad un possibile ruolo diplomatico dell’Italia con Paesi come Cina e Russia? Abbiamo la dirigenza del paese più asservita agli USA di tutto il blocco occidentale.

Di Collettivo Shaoshan

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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