Gabriele Germani

Il baricentro della produzione mondiale continua a spostarsi verso l’Estremo Oriente e il Sud America proietta nuove prospettive politiche ed economiche, integrandosi a quell’Asia che corre.

Estremo Oriente e Sud America dialogano

In futuro, l’Europa e l’Italia saranno sempre più marginalizzate.
I nostri (pochi) giovani svolgeranno lavori meno appaganti, con meno diritti, meno servizi, probabilmente privati e di scarsa qualità.

Il baricentro della produzione mondiale, ormai da decenni, continua a spostarsi verso l’Estremo Oriente: Cina, India e ASEAN.

Più in là, oltre l’Oceano Pacifico, il Sud America proietta nuove prospettive politiche ed economiche, integrandosi a quell’Asia che corre.

Per millenni, un equilibrio demografico, condizionato dal clima e dai precedenti storici, ha favorito prima la fascia euroasiatica e poi il Nord America (altra grande area temperata e favorita dalla vicinanza alle coste atlantiche europee in fase espansiva in quel momento).

Il ritorno in Asia del pendolo produttivo e demografico è parte di un più grande ciclo macro-storico, tuttavia proprio l’introduzione del continente americano sembra un’innovazione destinata a rompere il vecchio processo produttivo.

L’economia globalizzata, le possibilità tecniche e il capitalismo (che induce competizione tra Stati e imprese, tale da favorire sul lungo periodo gli investimenti nei paesi emergenti) faranno comparire altri attori: dopo l’Asia, sarà la volta dell’America Latina (trainata da Brasile e Messico) o dell’Africa Meridionale (trainata da Sud Africa e Namibia), poi del resto dell’Africa (guidate da Nigeria e Etiopia).

Nuovi popoli entreranno nella grande storia globale da protagonisti, affamati di futuro, portatori di nuove visioni ed idee.

Ogni mappa è in qualche modo una rappresentazione ideologica del mondo, quelle del futuro dovranno per forza tenere conto di questi cambiamenti.

Estremo Oriente e Sud America dialogano, l'Europa si marginalizza

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Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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