A demonstrator runs on the third night of protests sparked by the fatal police shooting of a 17-year-old driver in the Paris suburb of Nanterre, France, Friday, June 30, 2023. The June 27 shooting of the teen, identified as Nahel, triggered urban violence and stirred up tensions between police and young people in housing projects and other neighborhoods. (AP Photo/Aurelien Morissard)

Che la democrazia francese sia in pessimo stato di salute ce lo dimostra l’uso della violenza che Parigi esercita nei confronti dell’opposizione alle politiche dell’attuale esecutivo, e la sorditร  nei confronti dei vari movimenti di lotta che si sono recentemente succeduti. Prima la battaglia contro l’ennesima contro-riforma pensionistica, poi le differenti lotte ecologiste ed ora i giovani delle periferie che chiedono veritร  e giustizia per un loro coetaneo ucciso dalla polizia, ed un futuro che non sia ipotecato dalla precarietร  lavorativa, dalla segregazione abitativa ed dal razzismo istituzionale.

Nella serata di ieri la stampa francese ha diffuso due notizie particolarmente inquietanti. Un giovane di 25 anni, Aimรจne Bahou, รจ in coma per avere ricevuto in volto un proiettile di tipo “beanbag” da parte di un agente dell’unitร  speciale della polizia (RAID) nel nord del Paese, durante la rivolta popolare in corso. Un altro รจ morto in seguito ad un arresto cardiaco provocato dall’impatto di una flash-ball (LDB) che l’ha colpito a Marsiglia, proprio in uno delle zone teatro degli scontri. Un bilancio drammatico, che potrebbe peggiorare vista la feroce repressione che abbiamo visto questa settimana.

Ma Macron ed il suo governo non hanno intenzione di affrontare i problemi strutturali dei quartieri popolari e giocano la carta della violenza e della criminalizzazione dell’opposizione politica – in particolare La France Insoumise, ma non solo – come unica strategia d’uscita dall’impasse che si รจ creato. In questo รจ spalleggiato dalle orde di neo-fascisti lasciati liberi di agire in strada e a cui si da ampio spazio nel dibattito pubblico.

Come Potere al Popolo ribadiamo la nostra solidarietร  con gli insorti, che stanno affrontando i processi ed il carcere per avere alzato la testa dopo l’ennesimo omicidio ai danni di un loro coetaneo.

Marta Collot Pap UP

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