Rassegna stampa Rifondazione Comunista Emilia-Romagna su abolizione reddito di cittadinanza.

PRC EMILIA-ROMAGNA, LA SOSPENSIONE DEL REDDITO DI CITTADINANZA È UNO SCIPPO AI POVERI ED AVRÁ CONSEGUENZE DRAMMATICHE
La sospensione di Reddito di Cittadinanza e Pensione di Cittadinanza a partire dal mese di agosto per 169mila nuclei familiari è un vero e proprio scippo ai poveri ed è destinato ad avere conseguenze drammatiche su migliaia di famiglie. E il modo in cui avviene, via sms e gettando migliaia di persone in carico ai servizi sociali dei comuni, è incivile nella comunicazione e subdolo nei confronti dei sindaci e degli assistenti sociali.

In Emilia-Romagna nel mese di giugno 2023 i nuclei familiari percettori di Reddito di Cittadinanza o Pensione di Cittadinanza sono 27.079 per un totale di 46.238 persone coinvolte. La metà circa di queste famiglie, quelle che non hanno nel nucleo minori, disabili o over 65, non avranno più diritto a ricevere un sostegno economico, anche se si trovano in una condizione di povertà.

Togliere a queste famiglie una misura di sostegno economico basilare significa esporle a forme di povertà estrema e condannarle a condizioni di marginalità, se non gettarle nelle mani della criminalità.

La sospensione del reddito e pensione di cittadinanza è inoltre destinata a creare problemi anche ai comuni, sempre più alle prese con problemi di bilancio, in particolare nelle zone colpite dall’alluvione, e personale risicato e spesso precario che ora si trova alle prese con forti pressioni sul sistema di welfare locale.

Il governo ha scaricato sui comuni la possibilità di una proroga del reddito di cittadinanza per 6 mesi, e in questa situazione Rifondazione Comunista/Unione Popolare chiede ai sindaci dell’Emilia-Romagna di non prestarsi alle sciagurate politiche del governo e di confermare all’Inps l’ultimo elenco dei percettori, con la motivazione di avere bisogno di tempo ad effettuare le verifiche. Chiediamo inoltre che i servizi sociali dei comuni svolgano gli accertamenti in contraddittorio con gli interessati, e quindi con i tempi necessari ad effettuare valutazioni complessive della condizione del nucleo familiare.

Un Paese civile non abbandona le persone che stanno attraversando un periodo di difficoltà economica e sociale, ma le sostiene e accompagna con politiche sociali adeguate.

Stefano Lugli
Co-segretario regionale PRC/Unione Popolare Emilia-Romagna

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