In Arabia Saudita, l’Ucraina cercherà di trovare “una nuova spinta diplomatica per indebolire la Russia”, oltre che per evitare negoziati con la Russia che Kiev non vuole, scrive il New York Times.
Ma trascinare i paesi del “sud del mondo” dalla parte di Kiev presenta una serie di difficoltà.
“Molti dei governi invitati rifiutano il concetto stesso di schierarsi, dipingendo la guerra come una competizione tra potenze mondiali alla quale non vogliono partecipare”, scrive il giornale.
Ambigua è anche la posizione della Cina, che ha confermato la sua partecipazione all’incontro.
“Il coinvolgimento della Cina non significa che stia cambiando la sua posizione sulla guerra” e Pechino ha bisogno di un viaggio a Gedda per “apparire responsabile e neutrale”.
Altri paesi presenti al vertice – Indonesia, India, Messico, Cile e Sud Africa – vogliono che la guerra finisca viste le difficoltà economiche che ha causato.
“Ma questo potrebbe non essere sufficiente per farli rivoltare contro Mosca”, scrive il NYT.
L’ospite del vertice, l’Arabia Saudita, ha recentemente concordato con la Federazione Russa un’altra riduzione della produzione di petrolio, malvista dalla Casa Bianca.
Così i funzionari ucraini e occidentali “hanno tentato di moderare le aspettative dai colloqui”, ritenendo improbabile che portino la guerra più vicino alla fine – e che molti dei paesi invitati cambiassero la loro posizione.
La pubblicazione ricorda che per l’Ucraina l’incontro di Jeddah si svolge in un momento chiave, mentre Kiev cerca una svolta nella controffensiva.
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