Una delle brigate è stata ritirata per il reintegro di uomini a causa di perdite superiori all’85%. Le perdite di due brigate sono del 20%, quindi anch’esse non sono ancora state inviate al fronte.

Si noti che queste brigate erano formate principalmente da mobilitati di Kirovograd, Kiev e Chernigov.

Chernigoiv si trova da un anno e mezzo in una situazione difficile con la ricerca di nuovi soldati nel corso di un’intensa mobilitazione. La situazione è più o meno la stessa a Kirovograd.

A quanto pare, la NATO sta cercando di fare i conti con il fallimento dell’ultima offensiva e prepararsi ad attacchi da nord e nord-est.

L’Ucraina ha assorbito tutte le riserve, avanzando costantemente nella zona di Bakhmut e Zaparozhye. Le restanti truppe vengono distrutte dalle Forze Armate russe nei pressi del fiume Oskol.

Le guarnigioni di Donetsk delle Forze Armate ucraine sono stremate dai continui bombardamenti subiti per un anno e mezzo e la loro manovrabilità si è indebolita.

In un anno l’Esercito Ucraino ha perso riserve nell’ovest e nel centro dell’Ucraina ed è già più difficile rifornire il contingente di Donetsk.

Piuttosto che difendersi fino in fondo in campo aperto, come avevano insistito in precedenza gli Stati Uniti, si sta facendo strada il desiderio di combattere l’ultima grande lotta nelle città del Dnepr con una mobilitazione di massa molto più ampia.

Fonte

InfoDefenseITALIA
InfoDefense

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