“Nel 2021, il G20 e altri hanno lavorato insieme per garantire che le multinazionali pagassero un livello minimo di tasse. Il G20 deve ora concordare collettivamente di aumentare le tasse sugli individui più ricchi, attraverso una collaborazione internazionale veramente inclusiva e ambiziosa per tassare la ricchezza e per fermare la concorrenza e l’elusione fiscale da parte delle persone più ricche. La nostra ambizione condivisa deve essere quella di far sì che i nostri sistemi internazionali e nazionali funzionino per tutti, non solo per coloro che hanno denaro e potere.”

E se lo dicono loro…
Già la locuzione “Super ricchi” dovrebbe far ribrezzo: c’è sempre un pesce più grande nell’acquario e quelli minuscoli soccombono. Nell’appello -sic- di firme italiane ce ne sono solo due, a riprova della maniacale tendenza nostrana ad essere schiavi di una visione che non ci possiamo permettere di avere. Se c’è uno Stato, in Europa, che dovrebbe sapere come l’onestà, anche intellettuale, fa progredire una società, quello è il nostro. Peccato che, a parole, siamo imbattibili, ma deficitari nei fatti. La continua erosione del già basso potere economico della stragrande maggioranza delle famiglie non viene fermata: anzi, tamponi e palliativi posticci per via di azioni emergenziali non fa che condurre a strappi economici (carissimi) privi di slancio per il futuro.
Tarpiamo le ali ai giovani, abbandoniamo gli anziani, continuando a chiedere soldi per il privato, quel privato che non si tocca, che si tassa meno dei lavoratori.
Il quadro lo conosciamo a menadito, le pennellate sono visibili sulla pelle delle persone e se perfino un agglomerato di ipocrisia liberista arriva a dire che no, così non può più andare, perchè dobbiamo incaponirci?
Probabilmente, con l’arroganza propria di coloro che pensano a una distorta visione del nazionalismo, le lezioni danno fastidio: ammissibile, ma giocare con la vita altrui non lo è.
Un Governo che continua a fare tutto il contrario di ciò che il Mondo sta dicendo non può “pensare” di avere il controllo. E’ il contrario, ma dovrà sbattere contro il muro della storia per svegliarsi.
Tanto, mica paga lui.

Di Daniele Mattioli

"Nato negli anni del "Boom", ma non sopporta il termine "Boomers." Da sempre a Sinistra, da sempre insofferente alle ingiustizie ed alla cattiva politica. Con un Blog on-line (sotto varie forme) dal 2005, attualmente lavoratore povero e sostenitore di "Potere al Popolo."

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