Khaled El Qaisi, ricercatore italo-palestinese, รจ stato arrestato il 31 agosto di ritorno da un viaggio in Cisgiordania. Con la moglie e il figlio era andato a visitare la sua famiglia, ma al rientro รจ stato fermato e da allora รจ detenuto senza alcuna accusa. Il 14 settembre un tribunale ha deciso che deve rimanere in carcere per un’altra settimana.

Mentre crescono le iniziative di solidarietร  e sostegno, anche organizzazioni internazionali come Amnesty International denunciano l’atto contrario a ogni norma riconosciuta dall’Onu, mentre a Khaled รจ stato persino vietato di vedere il suo avvocato. รˆ sempre Amnesty a ricordare che sono 5000 i palestinesi detenuti in violazione del diritto internazionale, 1200 senza accuse formali.

Il governo continua a ignorare la questione, complice dell’Apartheid sionista di Tel Aviv. Il solito doppio standard occidentale, per cui i diritti valgono solo se non sono i nostri governanti o i loro alleati a non rispettarli, si ripresenta anche in questa occasione. Continuiamo a mobilitarci e a fare pressione per la libertร  di Khaled e per quella dei palestinesi ingiustamente incarcerati.

Marta Collot Pap UP

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