La festa nazionale di Rifondazione Comunista, che si tiene nel Parco. M. Cevenini di Borgo Panigale a Bologna, dal 21 al 24 a settembre sembra essere, dal ricco programma, un utile momento di confronto aperto, nel mondo vasto della sinistra. Gli ospiti prestigiosi che parteciperanno, da Michele Santoro, Maurizio Landini, Matteo Zuppi, Mimmo Lucano, Pablo Iglesias, Marc Botenga e, dal mondo della cultura, Ascanio Celestini, Francesca Fornario, Sabina Guzzanti, Angelo d’Orsi, solo per citarne alcuni, aprono alla possibilità di toccare quelli che sono i temi fondamentali per la costruzione di un’opposizione reale in Italia e in Europa, tanto ai nazionalismi xenofobi quanto al mondo liberal – democratico, accomunati dall’azione guerrafondaia. E, forse addirittura più dei nomi, importanti perché capaci di parlare ad una platea vasta di uomini e donne che non afferiscono a Rifondazione, è da valutare positivamente la scelta dei temi su cui i dibattiti e gli interventi che ci saranno proveranno ad incidere. Intanto quello della contrarietà alla guerra, alle guerre, perché non solo è importante opporsi al conflitto in Ucraina dichiarando la propria contrarietà tanto all’invasione Russa quanto alla Nato, ma anche alle tante guerre, combattute con diverso grado di intensità nel resto del pianeta. La prima giornata della festa vedrà al centro l’importanza dell’antifascismo e quindi di una memoria capace di coniugare la Resistenza, con lo spettacolo di Ascanio Celestini “Radio clandestina”, il ricordo dei crimini compiuti dalle dittature in America Latina, grazie al contributo dell’ex console Enrico Calamai e ai 50 anni dal golpe in Cile, con lo stragismo fascista culminato, il 2 agosto 1980 con l’attentato alla stazione di Bologna. E poi si avrà modo di parlare, nei giorni che seguono dei tentativi in atto di dare un altro colpo alla Costituzione con il ddl sull’autonomia regionale differenziata e col presidenzialismo, la nostra campagna per proporre un vero salario orario minimo (10 euro indicizzati) pagato dalle imprese e non dalla fiscalità generale, l’antirazzismo, la salvaguardia ambientale, il contrasto ai femminicidi e alla violenza di genere, la difesa di una sanità pubblica efficace e universale. Insomma con la festa, il cui programma integrale (https://festa2023.rifondazione.info/programma ) offre ulteriori altri spunti. Da segnalare inoltre che, con la presenza di Michele Santoro, di rappresentanti del Partito della Sinistra Europea e in un dibattito che vedrà domenica sera a confronto le diverse sensibilità presenti in Unione Popolare, si potranno avere i primi segnali in vista di quella che è una campagna elettorale già iniziata verso le elezioni europee del 9 giugno. Momenti di discussione necessari per costruire concretamente l’alternativa di cui questo Paese e questo continente hanno bisogno.

Di Francesco Cecchini

Nato a Roma . Compie studi classici, possiede un diploma tecnico. Frequenta sociologia a Trento ed Urbanistica a Treviso. Non si laurea perché impegnato in militanza politica, prima nel Manifesto e poi in Lotta Continua, fino al suo scioglimento. Nel 1978 abbandona la militanza attva e decide di lavorare e vivere all’estero, ma non cambia le idee. Dal 2012 scrive. La sua esperienza di aver lavorato e vissuto in molti paesi e città del mondo, Aleppo, Baghdad, Lagos, Buenos Aires, Boston, Algeri, Santiago del Cile, Tangeri e Parigi è alla base di un progetto di scrittura. Una trilogia di romanzi ambientati Bombay, Algeri e Lagos. L’ oggetto della trilogia è la violenza, il crimine e la difficoltà di vivere nelle metropoli. Ha pubblicato con Nuova Ipsa il suo primo romanzo, Rosso Bombay. Ha scritto anche una raccolta di racconti, Vivere Altrove, pubblicata da Ventura Edizioni Traduce dalle lingue, spagnolo, francese, inglese e brasiliano che conosce come esercizio di scrittura. Collabora con Ancora Fischia IL Vento. Vive nel Nord Est.

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