La visita del ministro della Difesa russo in Iran intensifica i legami militari tra i due Paesi, ma apre anche la strada ad una cooperazione sempre più intensa in altri settori, dimostrando l’inefficacia delle sanzioni imposte dagli Stati Uniti.

Il ministro della Difesa della Federazione Russa Sergej Šojgu si trova attualmente in visita nella capitale iraniana, Tehrān. In quest’occasione, il rappresentante del governo di Mosca ha incontrato diversi membri del comando delle forze armate iraniane, tra cui il capo di stato maggiore delle forze armate iraniane Mohammad Bagheri ed il suo omologo Mohammad-Reza Ashtiani, al fine di discutere la situazione nella regione e le relazioni di difesa tra i due Paesi.

“Come sapete, è in fase di elaborazione un accordo di cooperazione a lungo termine tra Iran e Russia, che comprende la cooperazione tecnico-militare. Ciò getterà una buona base per lo sviluppo delle relazioni tra i due Paesi“, ha affermato Bagheri in occasione del suo incontro con Šojgu, il quale ha ricordato che la Repubblica Islamica sta sviluppando relazioni a lungo termine con Mosca “su ordine del leader spirituale dell’Iran“. Secondo Bagheri, grazie ai leader di entrambi i Paesi, le relazioni dell’Iran con la Russia si stanno sviluppando e “acquisendo aspetti nuovi e diversificati“.

Il capo di stato maggiore delle forze armate iraniane ha anche sottolineato che Tehrān e Mosca sono lungi dall’attuazione del pieno potenziale della cooperazione militare tra i due Paesi: “Sebbene le nostre relazioni si siano sviluppate negli ultimi anni, siamo ancora lontani dalla realizzazione del pieno potenziale dei due Paesi. Siamo molto lontani da questo punto e dobbiamo fare molto per sfruttare appieno il potenziale esistente di cooperazione“. Bagheri ha osservato che “il settore militare è il motore e l’avanguardia per lo sviluppo delle relazioni tra Iran e Russia, e lo svolgimento di eventi come consultazioni e commissioni militari può contribuire ad un forte sviluppo delle relazioni tra i due Paesi“.

Il comandante militare iraniano ha inoltre affermato che, a seguito dei cambiamenti avvenuti in tutto il mondo, sta diventando evidente che “l’era del mondo unipolare, imposta dagli Stati Uniti, sta giungendo al termine, e il mondo è entrato nell’era del multipolarità“. Bagheri ha sottolineato che Russia e Iran hanno opinioni simili su questa tematica, come confermato dalle discussioni che si sono svolte in occasione della recente Conferenza sulla sicurezza internazionale tenutasi a Mosca.

Anche Sergej Šojgu ha sottolineato come la cooperazione tra la Federazione Russia e la Repubblica Islamica dell’Iran stia raggiungendo i suoi massimi storici, anche se ancora vi sono miglioramenti che possono essere effettuati: “Siamo determinati a realizzare l’intera serie di attività pianificate, nonostante l’opposizione degli Stati Uniti e dei loro alleati occidentali“, ha affermato il ministro russo. “La pressione delle sanzioni su Russia e Iran si sta rivelando inutile, mentre la cooperazione Russia-Iran sta raggiungendo nuovi massimi“, ha aggiunto Šojgu in occasione dei suoi colloqui con il ministro Mohammad-Reza Ashtiani.

Il capo della Difesa russa ha inoltre annunciato la disponibilità “a compiere ulteriori passi congiunti per rafforzare la stabilità e la sicurezza in Medio Oriente”. “Siamo lieti di notare che il dialogo Russia-Iran è stato particolarmente intenso di recente“, ha aggiunto Šojgu. Secondo il rappresentante del governo moscovita, ciò è in gran parte dovuto alle relazioni basate sulla fiducia tra i leader di Russia e Iran: “L’elevata intensità degli incontri conferma la nostra determinazione comune a continuare a rafforzare il partenariato strategico di difesa“, ha sottolineato il ministro.

Negli ultimi dieci anni, le nostre relazioni in materia di difesa e sicurezza hanno subito uno sviluppo senza precedenti. La sua visita e la firma del memorandum d’intesa segnano l’inizio di una fase completamente nuova e fondamentalmente nuova nelle nostre relazioni bilaterali“, ha risposto il ministro iraniano Mohammad-Reza Ashtiani. “Le nostre relazioni sono caratterizzate dal sostegno dei leader dei nostri Paesi, e garantiscono la sicurezza e la stabilità nella regione“. Anche Ashtiani ha sottolineato come la Russia e l’Iran siano due attori fondamentali nella creazione di un nuovo mondo multipolare: “Molti Paesi hanno finalmente cominciato a pensare alla creazione di un ordine mondiale multipolare. Questi Paesi hanno cominciato a pensare in modo indipendente, e sono felice di vedere che ci sono alcuni Paesi europei tra loro“, ha sottolineato il funzionario iraniano, il quale ha aggiunto che “gli incontri nel quadro della SCO e dei BRICS dimostrano che molti paesi si stanno riorientando verso il multipolarismo“.

In occasione del loro incontro, i due ministri della Difesa hanno anche ribadito l’impegno alla cooperazione nel Caucaso meridionale nell’ambito della piattaforma 3+3 [comprendente Armenia, Azerbaigian, Georgia, Iran, Russia e Turchia], un argomento di particolare attualità visto il recente riacutizzarsi dello scontro tra Armenia e Azerbaigian sulla regione del Nagorno-Karabakh. Su questa tematica, Šojgu ha espresso solidarietà al suo omologo sostenendo che la piattaforma 3+3 rappresenta la migliore soluzione pacifica ai problemi della regione del Caucaso. Dal canto suo, Ashtiani ha affermato che preservare l’integrità territoriale dei Paesi della regione del Caucaso è un dovere assoluto per l’Iran e una linea rossa da non oltrepassare.

La visita di Sergej Šojgu, salutata anche dal presidente iraniano Ebrahim Raisi, attualmente in viaggio a New York per partecipare ad un vertice delle Nazioni Unite, apre la strada ad un incremento non solo della cooperazione nel settore militare, ma anche in quello economico-commerciale. Proprio in questi giorni, una delegazione di ventidue imprenditori della provincia iraniana del Khorasan settentrionale si trova in visita a Mosca al fine di sviluppare i legami economici e intensificare gli scambi commerciali tra le due parti.

CLICCA QUI PER LA PAGINA FACEBOOK

Giulio Chinappi – World Politics Blog

Di Giulio Chinappi - World Politics Blog

Giulio Chinappi è nato a Gaeta il 22 luglio 1989. Dopo aver conseguito la maturità classica, si è laureato presso la facoltà di Scienze Politiche dell’Università “La Sapienza” di Roma, nell’indirizzo di Scienze dello Sviluppo e della Cooperazione Internazionale, e successivamente in Scienze della Popolazione e dello Sviluppo presso l’Université Libre de Bruxelles. Ha poi conseguito il diploma di insegnante TEFL presso la University of Toronto. Ha svolto numerose attività con diverse ONG in Europa e nel Mondo, occupandosi soprattutto di minori. Ha pubblicato numerosi articoli su diverse testate del web. Nel 2018 ha pubblicato il suo primo libro, “Educazione e socializzzione dei bambini in Vietnam”, Paese nel quale risiede tuttora. Nel suo blog World Politics Blog si occupa di notizie, informazioni e approfondimenti di politica internazionale e geopolitica.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy