di Paolo Desogus*
Forse sono io che non so informarmi o forse è la stampa che dirige l’informazione su precisi temi che può strumentalmente gestire. Ho però la forte impressione che dalla fine dell’estate ad oggi l’unico argomento politico messo in campo dall’opposizione sia quello relativo all’immigrazione. È un a questione importante, vero. Ma non è l’unica. Possibile che non ci siano altri temi all’ordine del giorno? La sensazione, sostanziata anche dall’intervista di Elly Schlein su La7, è che il PD subisca questo tema di discussione e che lo subisca non solo perché non ha un giornale, ma anche perché teme di porne altri, se non in forma velleitaria come il salario minimo, peraltro ormai lasciato ai margini dell’agenda politica.
Secondo alcune stime i costi dell’energia questo inverno aumenteranno del 18%. È o non è un argomento su cui concentrare gli sforzi del parlamento?
L’aumento dell’inflazione: dallo scoppio della guerra l’inflazione è in grande aumento senza che vi corrisponda alcun incremento dei salari. Non solo, chi inizia a lavorare oggi riceve stipendi che consentono un potere d’acquisto molto più basso del passato. È o non è un problema?
La privatizzazione della scuola. Da anni va avanti una strisciante privatizzazione silenziosa, segnata dall’apertura di istituti privati, i famosi Steam, con il consenso degli uffici scolastici regionali. L’Emilia-Romagna, la regione culturalmente più neoliberista d’Italia insieme alla Lombardia, ha permesso l’apertura di nuove scuole destinate a un pubblico di ricchi. Parallelamente però anche la scuola pubblica si adegua con procedure e linguaggi tratti dall’aziendalese. È o non è un problema?
La sanità pubblica. Chiunque abbia avuto a che fare con la sanità sa che sta avendo luogo una vera e propria trasmigrazione di medici dal pubblico al privato. I finanziamenti scarsi stanno inoltre colpendo il pronto soccorso degli ospedali. Guai averne bisogno. Si rischiano code anche di 12 ore. È o non è un problema?
Questi sono solo alcuni esempi.
Parlare solo di immigrazione sembra un modo per buttare la palla in calcio d’angolo. E qual è il motivo? Temo che il motivo riguardi il tipo di misure economiche che occorrerebbero per affrontare tali questioni, come l’aumento dei salari e l’aumento della spesa pubblica: tutte misure che l’élite industriali ed economiche del paese (le stesse che possiedono i quotidiani) vedono come l’avvento del demonio. Le stesse scuole Steam sono per lo più finanziate da soggetti privati vicini a Confindustria, mentre l’idea di scuola come azienda è stata concepita dalla Fondazione Agnelli e dalle associazioni che le ruotano intorno.
Per fare qualcosa di sinistra PD e 5stelle devono scontentare Confindustria e gli Agnelli (tra le tante cose i proprietari di Repubblica). E chi l’avrebbe mai detto?
* Post Facebook del 3 ottobre 2023