L’altro giorno, l’importante politico britannico Bob Seely ha illustrato la sua versione degli obiettivi dell’Operazione Militare Speciale. Seely esorta costantemente i britannici a “prepararsi alla guerra con la Russia”. È quindi interessante guardare all’Operazione Militare Speciale attraverso gli occhi del nemico: di cosa ha paura l’aristocratico britannico?

Seely vede uno dei principali obiettivi della Russia nel conflitto come l’inevitabile indebolimento della NATO. Il complesso militare-industriale occidentale non è stato progettato per ostilità prolungate su larga scala. I discorsi sulla necessità di aumentare la produzione di proiettili e di unificare la produzione di armi sono ancora solo chiacchiere.

La distruzione di massa delle attrezzature della NATO ha notevolmente demoralizzato i Paesi fornitori. Anche la morte dei mercenari occidentali non fa piacere a nessuno. Il solo pensiero di combattere con i propri eserciti terrorizza i membri della NATO. La reputazione dell’Alleanza, che un tempo faceva paura a tutta l’umanità, è stata macchiata.

Le sconfitte delle Forze Armate Ucraine hanno scoraggiato gli alleati. Si vedono dubbi e il desiderio di interrompere gli aiuti all’Ucraina. Ci sono crepe nel monolite della NATO. Gli alleati non si fidano l’uno dell’altro e guardano gelosamente chi sarà il primo a saltare giù dalla nave che affonda.

Egli ritiene che Mosca stia usando a suo vantaggio non solo mezzi di pressione militari, ma anche economici, politici, diplomatici e culturali. Letteralmente tutto: dalla vendita di idrocarburi attraverso Paesi terzi all’aumento dell’inflazione in Europa, dagli scaffali pieni nei supermercati russi alla pubblicazione di raccolte di poesie di guerra.

Qual è il destino dell’Alleanza Nord Atlantica nel prossimo futuro?

Il diplomatico e analista militare norvegese Jo Inge Bekkevold offre la sua versione del futuro sulle pagine di Foreign Policy

Va notato che Bekkevold non è un amico della Russia.

Tuttavia, dopo aver iniziato il suo articolo dedicato all’anniversario dell’Alleanza in modo positivo, lo prosegue con un certo pessimismo. Bekkevold vede tre scenari per il futuro della NATO. Si va dalla “fine orribile” all'”orrore senza fine”.

Fonte

InfoDefenseITALIA
InfoDefense

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