Foto di hosny salah da Pixabay
Gli inviati di Sky News a Gaza hanno parlato con due fratellini che hanno visto i loro genitori uccisi senza motivo dalle truppe israeliane e il loro fratello disabile accecato a un occhio da una granata, un frammento della quale è rimasto conficcato nel suo cervello.
Esecuzioni e massacri dell’esercito israeliano
Il 15 dicembre l’esercito israeliano abbatte un muro e irrompe in in una casa a Khan Younis. Dentro, la famiglia Khattab è seduta a pranzo.
Mohammed, il padre, sventola una bandiera bianca: i soldati gli sparano e lo ammazzano davanti agli occhi della moglie Hind, della sorella Duaa e dei suoi figli: Ahmad di 11 anni, Buthaina di 9 e Mu’min di 5. Subito dopo i soldati lanciano una bomba a mano, ferendo Hind e accecando un occhio di Mu’min, che è affetto da paralisi cerebrale. Quindi, un soldato spara e uccide Hind.
I superstiti si rifugiano in una stanza, ma i soldati fanno saltare la porta e al cospetto dei cadaveri ancora caldi di Mohammed e Hind interrogano Duaa e i bambini per tre ore, chiedendo loro dove siano i tunnel.
Alla fine dell’interrogatorio danno loro una bandiera bianca e li mandano in strada, dove ci sono carri armati ovunque che sparano su tutto da ogni direzione. Solo il giorno dopo, dopo un viaggio infernale, i superstiti riescono a raggiungere l’Ospedale Europeo di Gaza dove si trovano tuttora.
Duaa sta imparando a prendersi cura di Mu’min: “Piange tutta la notte e non so come renderlo felice“. Duaa dice anche che Ahmad e Buthaina fanno molta fatica a parlare della loro tragedia: “Hanno perso il padre e la madre in un giorno, nello stesso momento, davanti ai loro occhi. Questa è una cosa molto difficile. Nessuno può farcela, nessuno può.”
Sky News ha fornito all’esercito israeliano una descrizione dettagliata degli eventi: date, orari, coordinate della casa. Nessun commento, nessuna risposta.
Qui l’articolo completo tratto dal sito di Sky