Foto di hosny salah da Pixabay

Alessandro Ferretti

Gli inviati di Sky News a Gaza hanno parlato con due fratellini che hanno visto i loro genitori uccisi senza motivo dalle truppe israeliane e il loro fratello disabile accecato a un occhio da una granata, un frammento della quale è rimasto conficcato nel suo cervello.

Esecuzioni e massacri dell’esercito israeliano

Il 15 dicembre l’esercito israeliano abbatte un muro e irrompe in in una casa a Khan Younis. Dentro, la famiglia Khattab è seduta a pranzo.

Mohammed, il padre, sventola una bandiera bianca: i soldati gli sparano e lo ammazzano davanti agli occhi della moglie Hind, della sorella Duaa e dei suoi figli: Ahmad di 11 anni, Buthaina di 9 e Mu’min di 5. Subito dopo i soldati lanciano una bomba a mano, ferendo Hind e accecando un occhio di Mu’min, che è affetto da paralisi cerebrale. Quindi, un soldato spara e uccide Hind.

I superstiti si rifugiano in una stanza, ma i soldati fanno saltare la porta e al cospetto dei cadaveri ancora caldi di Mohammed e Hind interrogano Duaa e i bambini per tre ore, chiedendo loro dove siano i tunnel.

Alla fine dell’interrogatorio danno loro una bandiera bianca e li mandano in strada, dove ci sono carri armati ovunque che sparano su tutto da ogni direzione. Solo il giorno dopo, dopo un viaggio infernale, i superstiti riescono a raggiungere l’Ospedale Europeo di Gaza dove si trovano tuttora.

Duaa sta imparando a prendersi cura di Mu’min: “Piange tutta la notte e non so come renderlo felice“. Duaa dice anche che Ahmad e Buthaina fanno molta fatica a parlare della loro tragedia: “Hanno perso il padre e la madre in un giorno, nello stesso momento, davanti ai loro occhi. Questa è una cosa molto difficile. Nessuno può farcela, nessuno può.”

Sky News ha fornito all’esercito israeliano una descrizione dettagliata degli eventi: date, orari, coordinate della casa. Nessun commento, nessuna risposta.
Qui l’articolo completo tratto dal sito di Sky

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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