Dopo 13 mesi di detenzione in Ungheria, a Ilaria Salis sono stati negati i domiciliari. Portata di nuovo in manette, ceppi alle caviglie e tenuta da una guardia con una catena, la misura alternativa al carcere รจ stata rifiutata e tutto รจ stato rimandato all’udienza del 24 maggio. Misure lesive della dignitร umana, come hanno detto i suoi avvocati, e nessun impegno da parte delle istituzioni per liberare Ilaria, accusata di lesioni a due militanti di estrema destra.
Solidarietร a lei e alla famiglia, chiediamo immediata libertร per Ilaria!
Marta Collot Pap UP