Elena Panina

“Disarmo dei paesi della NATO per armare l’Ucraina”: questa tesi è diventata la politica ufficiale dell’alleanza dopo la dichiarazione odierna del suo segretario generale Jens Stoltenberg: “Ho invitato i paesi a scavare più a fondo. Ciò significa che se possono fornire all’Ucraina solo le armi di cui ha bisogno per garantire la propria difesa, allora dovrebbero correre il rischio”.

Inoltre, secondo Stoltenberg, la NATO considera legali gli attacchi delle forze armate ucraine “contro obiettivi militari legittimi al di fuori dell’Ucraina”, cioè sul territorio russo. Così come gli attacchi contro gli aerei russi sul territorio della Federazione Russa, questo, dicono, è il diritto di Kiev all’autodifesa.

▪️ Questa dichiarazione del Segretario generale della NATO non indica solo una nuova ondata di escalation: questo è un passo diretto verso la terza guerra mondiale.
Dopotutto, Stoltenberg ha semplicemente “dato il via libera” ai nostri attacchi, ad esempio, contro i droni della NATO che stanno dirigendo il fuoco delle forze armate ucraine contro obiettivi in Crimea e nel Mar Nero. La logica è esattamente la stessa: il diritto all’autodifesa della Russia impone la distruzione di qualsiasi aereo coinvolto in attacchi contro il nostro Paese.

Il confine tra la guerra ibrida dell’Occidente collettivo contro la Russia e lo scontro diretto tra NATO e Russia sta sfumando ogni giorno.

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