Il mandato d’arresto della Corte Penale Internazionale per Netanyahu ha scatenato un’ondata di reazioni a dir poco spropositate e preoccupanti. Le reazioni israeliane erano preventivabili, e sempre dello stesso tenore: corte antisemita, corte nazista, fallimento morale, equiparazione offensiva eccetera eccetera.

Quelle che preoccupano maggiormente sono le reazioni statunitensi, vere e proprie minacce: si va dalle sanzioni ai membri della corte ad azioni violente contro la corte stessa, la stessa corte che, ricordiamo, era stata unanimemente acclamata come un faro di civiltà quando aveva spiccato un mandato d’arresto per Putin.

E a gettare una luce ancor più sinistra sul tutto sono le parole del rilasciate alla CNN dal procuratore della CPI Karim Khan in cui ha rivelato che il rappresentante di un importante Paese è andato da lui e gli ha detto molto brutalmente: “Questo tribunale è stato creato per l’Africa e per i delinquenti come Putin”.

Karim Khan alla CNN: “Non ci faremo dissuadere dalle minacce”

Il procuratore capo della Corte penale internazionale, Karim Khan, in un’intervista esclusiva a Christiane Amanpour, ha parlato delle pressioni ricevute da alcuni leader internazionali sulla richiesta di incriminazione per il premier israeliano Netanyahu, il ministro Gallant e anche tre leader di Hamas.

Khan ha formalizzato il 20 maggio la richiesta di un mandato internazionale d’arresto nei confronti di tre leader di Hamas, ma anche del presidente israeliano Benjamin Netanyahu e del ministro della Difesa Yoav Gallant, accusati di crimini di guerra, come di “sterminio” e “riduzione alla fame come strategia di guerra”.

“Certo, alcuni leader mi hanno parlato e sono stati molto schietti – ha dichiarato Khan – Il leader eletto di un importante Paese è venuto da me e mi ha detto molto brutalmente: – Questo tribunale è stato creato per l’Africa e per i delinquenti come Putin.-  Ma noi non la vediamo così”.

Il procuratore ha spiegato: “Questo tribunale è l’eredità di Norimberga. Questo tribunale è un triste atto d’accusa nei confronti dell’umanità. Dovrebbe essere il trionfo della legge sul potere e sulla forza bruta. ‘Prendete quello che potete, prendete quello che volete, fate quello che volete’. Non ci faremo dissuadere da minacce o altre azioni, perché alla fine dobbiamo adempiere alle nostre responsabilità di pubblici ministeri”.

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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