Almeno 210 palestinesi sono stati uccisi dall’esercito israeliano per liberare i quattro ostaggi Noa Argamani, Shlomi Ziv, Almog Meir Jan e Andrey Kozlov. Un testimone alla CNN: “Bambini fatti a pezzi nelle strade”. Dura reprimenda dell’alto rappresentante UE per la politica estera, Josep Borrell, che parla di “un altro massacro di civili. Lo condanniamo con la massima fermezza”.

La strage di Nuseirat, uccisi almeno 210 palestinesi

A Tel Aviv festeggiano per la liberazione di quattro ostaggi israeliani, ma mai quanto le redazioni dei due quotidiani italiani più letti, il Corriere e soprattutto Repubblica.

Il quotidiano diretto da Molinari ha dedicato buona parte dell’edizione online della giornata di ieri alle gesta dell’IDF e alle storie sui rapiti, Noa ArgamaniShlomi ZivAlmog Meir Jan e Andrey Kozlov, con toni da film Marvel, dimenticando che il blitz è stato preceduto e accompagnata  dal massacro di 210 civili palestinesi nel campo profughi di Nuseirat.

L’incursione di terra dell’esercito israeliano è stata preceduta da un violentissimo bombardamento che ha provocato una carneficina dell’affollato campo profughi. Sono almeno 94 i corpi senza vita arrivati all’ospedale di Deir al Balah, insieme ad almeno 100 feriti. Decine e decine di morti e feriti sono giunti anche all’ospedale Al-Aqsa.

Secondo il Ministero della Sanità palestinese le vittime sarebbero 210, i feriti 400.

Un testimone intervistato dalla CNN Nidal Abdo, che era a Nuseirat, ha raccontato del pesantissimo bombardamento effettuato mentre le persone dormivano: “Ci sono bambini fatti a pezzi e sparsi per le strade, hanno spazzato via Nuseirat, è l’inferno in terra”, ha detto.

Il ministero degli Esteri egiziano chiede al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite “a intervenire immediatamente”.

L’alto rappresentante UE per la politica estera, Josep Borrell, parla di “un altro massacro di civili. Lo condanniamo con la massima fermezza. Il bagno di sangue deve finire immediatamente.

Di tutt’altro tenore, ovviamente, le dichiarazioni di Washington. “Accogliamo con favore il salvataggio dei quattro ostaggi che, dopo otto mesi di prigionia, hanno potuto finalmente ricongiungersi con le loro famiglie in Israele. Gli Stati Uniti non si daranno pace fino a quando tutti gli ostaggi non saranno tornati a casa”. Ad affermarlo in un comunicato è il segretario di Stato Usa, Antony Blinken.

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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