(FILES) This file photo taken on February 18, 2016 shows an arm band on Revolutionary Armed Forces of Colombia (FARC) member Enrique's stump, at a camp in the Magdalena Medio region, Antioquia department, Colombia on February 18, 2016. Colombia's FARC rebels are set to vote on a historic peace agreement with the government to end more than a half-century of conflict before giving up their armed struggle in favor of politics. / AFP PHOTO / LUIS ACOSTA
(FILES) This file photo taken on February 18, 2016 shows an arm band on Revolutionary Armed Forces of Colombia (FARC) member Enrique’s stump, at a camp in the Magdalena Medio region, Antioquia department, Colombia on February 18, 2016.
Colombia’s FARC rebels are set to vote on a historic peace agreement with the government to end more than a half-century of conflict before giving up their armed struggle in favor of politics. / AFP PHOTO / LUIS ACOSTA

Francesco Cecchini

In Colombia circola un comunicato, preparato da un gruppo organizzato di militanti delle FARC-EP (Fuerzas Armadas Revolucionarias de Colombia-Ejército del Pueblo), che si dichiarano in rottura con l’accordo di pace. Il motivo è stata la cattura dell’ex comandante guerrigliero Jesús Santrich. Ciò è interessante per capire il momento e le contraddizioni del presente in Colombia. Jesús Santrich, che è stato arrestato a Bogotà il 9 aprile e per il quale la giustizia degli Stati Uniti ha chiesto l’estradizione per traffico di droga, è stato dimesso giovedì scorso dall’ospedale El Tunal e, per ragioni umanitarie, traserito in una casa dell’episcopato. Molti militanti del partito /movimento Fuerza Alternativa Revolucionaria del Común (Farc) in relazione al caso Santrich stanno discutendo il futuro dell’Accordo di Pace. Iván Márquez, il numero due del partito Farc ha affermato: ” Se Jesús Santrich muore, morirà anche il processo di pace.”
COMUNICATO DELLE FARC-EP.
La cattura dell’ex comandante della FARC-EP guerriglia Jesús Santrich è il minimo che questa oligarchia colombiana abbia fatto, se consideriamo i cento ex combattenti uccisi dalle forze oscure dello stato dopo la firma dell’accordo di smobilitazione, le centinaia di leader sociali assassinati, le montature, i falsos positivos e le calunnie nella campagna elettorale contro i candidati della sinistra colombiana, dimostrano l’incoerenza di questo processo di pace. Dalle montagne della Colombia, la direzione nazionale delle FARC-EP invita ex comandanti e ex guerriglieri che sono stati ingannati con l’affare della smobilitazione e in nome fraudolento della pace di considerare i seguenti punti:
1. Va tenuto presente che la costituzione, la giustizia, la presunta democrazia, le garanzie pollitiche e l’accordo che è stato firmato, sono subordinate alla volontà dell’impero nordamericano con l’approvazione dell’oligarchia colombiana e saranno distrutte, modificate o calpestate quando considerate convenienti. La cattura di Santrich lo dimostra, è la volontà di Donald Trump.
2. Se si valutano l’attuazione degli accordi e il loro avanzamento, si vedrà che tutto si sta dirigendo verso la nostra distruzione , portando il movimento e le organizzazioni sociali allo sterminio.
3. L’unica via lasciata da questa oligarchia è la continuazione della lotta politico-militare; siamo sicuri che dopo altri anni di lotta, le condizioni saranno soddisfatte per raggiungere la vera pace con la giustizia sociale per la quale abbiamo combattuto e che il popolo colombiano reclama.
4. Il nostro appello a ex comandanti e a ex combattenti è di riprendere le trincee, il popolo lo chiede.
5. Chiediamo al PCCC (Partido Comunista Clandestino Colombiano) e alle organizzazioni sociali di rimanere nella clandestinità, i momenti che si stanno avvicinando sono di sterminio come hanno fatto con l’Unione patriottica
MONTAGNE DELLA COLOMBIA!
DIREZIONE NAZIONALE DELLE FARC-EP.

Di Francesco Cecchini

Nato a Roma . Compie studi classici, possiede un diploma tecnico. Frequenta sociologia a Trento ed Urbanistica a Treviso. Non si laurea perché impegnato in militanza politica, prima nel Manifesto e poi in Lotta Continua, fino al suo scioglimento. Nel 1978 abbandona la militanza attva e decide di lavorare e vivere all’estero, ma non cambia le idee. Dal 2012 scrive. La sua esperienza di aver lavorato e vissuto in molti paesi e città del mondo, Aleppo, Baghdad, Lagos, Buenos Aires, Boston, Algeri, Santiago del Cile, Tangeri e Parigi è alla base di un progetto di scrittura. Una trilogia di romanzi ambientati Bombay, Algeri e Lagos. L’ oggetto della trilogia è la violenza, il crimine e la difficoltà di vivere nelle metropoli. Ha pubblicato con Nuova Ipsa il suo primo romanzo, Rosso Bombay. Ha scritto anche una raccolta di racconti, Vivere Altrove, pubblicata da Ventura Edizioni Traduce dalle lingue, spagnolo, francese, inglese e brasiliano che conosce come esercizio di scrittura. Collabora con Ancora Fischia IL Vento. Vive nel Nord Est.

Un pensiero su “COLOMBIA. EX GUERRIGLIERI DELLA FARC-EP RIPRENDONO LE ARMI.”

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