Salvini, Meloni e Macron
Dalla crisi scoppiata tra Parigi e Roma sul fronte dei migranti è emerso in tutta la sua evidenza il carattere privilegiato del rapporto tra Giorgia Meloni e Matteo Salvini nella coalizione governativa di centrodestra. O di destra-centro, come il partito della presidente del Consiglio preferisce ora che venga chiamato. Il rapporto privilegiato con la Lega da parte della presidente del Consiglio è tale da fare scrivere a Claudio Tito su Repubblica di un “governo salvinizzato”. E da farlo apparire probabilmente tale anche a Emmanuel Macron, spiazzato e irritato, prima ancora che dalla Meloni, dal trionfalistico annuncio di vittoria dato da Salvini all’annuncio della disponibilità dell’Eliseo a fare sbarcare per la prima volta in un porto francese oltre 300 migranti soccorsi al largo delle coste africane da una nave del volontariato.
Oltre alla lotta agli immigrati Giorgia Meloni e Matteo Salvini sono per la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina. Giorgia Meloni a fine agosto in Sicilia ha dichiarato: “Il ponte di Messina secondo me è necessario, è una grande opportunità, una grande opera, la nostra è una civiltà che costruiva ponti in dieci giorni duemila anni fa, non si capisce perché ora ci mettano diecimila anni”.
Sugli immigrati la dichirazione di Matteo Salvini: “Il governo è pronto al pugno duro sugli sbarchi”, è condivisa da Giorgia Meloni. Ciò ha portato al caso della Ocean Viking, sbarcata in un porto francese, che ha fatto dichiarare a Catherine Colonna, la ministra degli Esteri francese: ” La mancanza di umanità dell’Italia. La decisione è scioccante. Questi metodi non sono accettabili. E’ una fortissima delusione”. Dello stesso tono è quanto affermato da Olivier Véran, portavoce del governo francese: “La decisione unilaterale, inaccettabile, inefficace e ingiusta da parte dell’attuale governo italiano esige risposte europee”.
Giorgia Meloni ha così risposto: “Voglio sperare che la stampa di sinistra abbia travisato le dichiarazioni fatte da esponenti di governo stranieri e confido che il governo francese smentisca queste parole, che somigliano troppo a un’inaccettabile minaccia di ingerenza contro uno Stato sovrano, membro dell’Ue”
Sulla vicenda è intervenuto Mattarella che ha telefonato ha Macron per distendere il clma e rilanciare la collaborazione tra Francia e Italia.
Va detto che Italia e Francia sono governati dalle destre e che la Francia per anni ha militarizzato i confini respingendo i migranti che dalla frontiera di Ventimiglia cercavano di valicarli; che in sostanza lascia che i migranti attraversino a nuoto lo Stretto della Manica dal Porto di Calais, morendo ibernati e che ha processato l’attivista NoTav e antirazzista italiano Emilio Lo Scalzo per aver partecipato ad una manifestazione alla frontiera in favore dei migranti.
Le forze proressiste, di sinistra, italiane, francesi ed europee, devono opporsi ai governi di Giorgia Meloni, Matteo Salvini ed Emanuel Macron per quello che fanno agli immigranti e alle ONG che li salvano dalla morte in mare o in situazioni come Ventimiglia.
Giorgia Meloni ed Emanuel Macron