Shoigu: negli ultimi due mesi, l’area sotto il controllo del governo siriano è più che raddoppiata

Shoigu annuncia che il territorio controllato da Assad è cresciuto di di 2,5 volte.

Il territorio siriano controllato dal governo di Bashar al-Assad è aumentato 2 volte e mezzo negli ultimi due mesi, ha dichiarato il Ministro della Difesa russo Sergey Shoigu. Secondo lui, l’esercito siriano ha fatto questo con il sostegno della Russia.

“Negli ultimi due mesi, è stato liberato molto più territorio di quello che era sotto il controllo del governo siriano al momento del nostro arrivo in Siria, cioè lo abbiamo reso 2,5 volte più grande rispetto a prima”, ha detto Shoigu in un’intervista a Rossija 24. “Noi – ovvero l’esercito siriano con il nostro sostegno”, ha precisato il ministro.

Ha inoltre definito la città di Deir el-Zor, assediata dai combattenti dello “Stato Islamico” (fuorilegge in Russia) da diversi anni, “il punto principale dell’Eufrate”, la cui liberazione “significherà in gran parte la fine della lotta” contro i terroristi in Siria.

Il Ministero della Difesa russo, la domenica mattina del 13 agosto, ha riferito che le truppe e le milizie siriane, con il sostegno dell’aviazione russa, hanno liberato la città di Al-Sukhna. Il completamento con successo di questa operazione ha aperto la strada all’inizio della lotta per liberare Deir el-Zor.

“Il 13 agosto 2017, a seguito di azioni congiunte delle Forze Aerospaziali russe, di unità delle truppe governative e delle milizie della provincia di Homs, la città di Al-Sukhna è stata completamente liberata dai militanti dell’ISIS”, ha detto il ministero.

Inoltre, Shoigu ha affermato che l’opposizione armata siriana deve combattere da sola con i terroristi che si trovano all’interno delle zone di de-escalation di recente creazione.

Secondo il capo del Ministero della Difesa, uno dei principali problemi dell’operazione in Siria è stata la separazione dell’opposizione dai terroristi. “Allora abbiamo detto: questa è una zona di de-escalation, c’è un’opposizione moderata e una non molto moderata, ma sempre opposizione, nessun bandito, e se ci sono banditi, allora l’opposizione che si trova all’interno di questa zona di de-escalation dovrebbe combatterli”, ha detto.

Il memorandum sulla creazione di quattro zone di sicurezza in Siria è stato approvato e firmato dalle delegazioni di Russia, Iran e Turchia durante i colloqui internazionali di Astana il 4 maggio. Secondo gli accordi, in queste zone i voli aerei e le operazioni militari verranno fermate.

Il 7 luglio, durante il primo incontro personale tra i presidenti di Russia e Stati Uniti, Vladimir Putin e Donald Trump, è stato reso noto che era stato raggiunto un accordo su un armistizio nelle regioni sudoccidentali della Siria. Il cessate il fuoco è entrato in vigore il 9 luglio. Anche i rappresentanti di Israele e Giordania hanno partecipato ai negoziati sul cessate il fuoco.

Il 9 agosto il quotidiano Haaretz ha scritto che si sono tenuti ad Amman, capitale della Giordania, e in una delle capitali europee, una serie di colloqui segreti che hanno coinvolto Russia, Israele e Stati Uniti. Nel complesso, si sono svolti tre cicli di consultazioni, ma Israele è rimasto insoddisfatto dei suoi risultati e si è fortemente opposto a questo accordo. Come ha riferito il quotidiano, Israele ha chiesto che l’accordo sulla de-escalation preveda il ritiro dalla Siria del Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche, dei combattenti Hezbollah e delle milizie Sciite leali a Teheran.

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Articolo di Vladislav Gordeev pubblicato su RBC il 13 agosto 2017.

Traduzione in italiano a cura di Raffaele Ucci per SakerItalia.

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Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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