Matteo racconta frottole,
saltando fra le trottole,
in equilibrio strano
proprio come un villano.
Rapisce la tua attenzione
con sguardo tronfio e allocuzione.
Ogni giorno ne inventa una
per piacere alla tribuna.
Raccogliere i suoi consensi
come i vecchi circensi.
Ti conduce in luoghi inesplorati
pieni di promesse e candidati.
Sempre attento ad i sondaggi
per evitar lancio di ortaggi.
Venderebbe anche la madre,
affogherebbe pure il padre,
per un applauso in più.
Peggio di belzebù !
Twitta tutto ciò che la gente
vuol sentire, poiché non abbiente.
Approfitta dell’ignoranza
per navigare nell’abbondanza.
Non ha il senso della misura
e non teme una brutta figura.
Perché sa sempre rialzarsi,
come in una catarsi.
Rimuove gli incidenti di percorso
con la grazia che ha solo un orso.
Non sa cosa sia la coscienza,
infatti rifiuta l’accoglienza.
Tanto la gente, poi, dimentica
nella stessa maniera, identica,
di quando Mussolini
compiva abomini
trasformandosi da socialista
a conservatore e poi fascista.