La vicepresidente del Venezuela, Delcy Rodríguez, ha denunciato ieri che nel Canale di Panama è stata bloccata “una nave che porta 25.000 tonnellate di pasta di soia per la produzione alimentare nel nostro paese, come conseguenza del blocco criminale imposto dal presidente statunitense Donald Trump”.
Secondo il funzionario venezuelano “il proprietario della nave che trasportava il vitale carico è stato informato dalla compagnia assicurativa che gli veniva impedito di arrivare in Venezuela, e ciò per rispettare le nuove illegali sanzioni!”
La Rodriguez denuncia che l’atto costituisce “una violazione molto grave del diritto internazionale e della Carta delle Nazioni Unite”.
La vicepresidente sottolinea che “esige dall’ONU che fermi questa grave aggressione del governo Trump contro il proprio paese, che costituisce una massiccia violazione dei diritti umani dell’intera popolazione venezuelana cercando di ostacolare il loro diritto al cibo”.
Inoltre ha accusato il deputato dell’opposizione Juan Guaidó, di essere complice degli Stati Uniti: “Lui e la sua banda criminale risponderanno di fronte alla storia per aver minato la nostra sovranità e l’integrità del nostro popolo. Il Venezuela continuerà a restare in piedi a decidere il suo destino e con l’unione produttiva nazionale garantirà il suo sviluppo e la sua prosperità”.
Nel pomeriggio l’Autorità del Canale di Panama ha dichiarato, attraverso il suo account Twitter ufficiale, che “tutti i transiti programmati vengono effettuati con assoluta normalità e senza battute d’arresto. Nessuna nave viene trattenuta come è circolato oggi sui social network”.
Ma la vicepresidente venezuelana ha smentito immediatamente queste affermazioni, mostrando la nota originale ricevuta dal fornitore della pasta di soia, dove gli viene richiesto di cambiare immediatamente destinazione e di non recarsi in Venezuela (foto originale nel link).
traduzione rete solidarietà rivoluzione bolivariana