Giulio Chinappi

A 78 anni, è morto il primo ministro di Tonga, ʻAkilisi Pōhiva, noto soprattutto per il suo impegno contro il cambiamento climatico.

Tonga e tutte le isole del Pacifico hanno perso uno degli uomini politici di maggior spicco nella regione: in carica dal 30 dicembre 2014 come primo ministro di Nuku’alofa, ʻAkilisi Pōhiva è infatti morto lo scorso 12 settembre ad Auckland, in Nuova Zelanda, dove il settantottenne era stato ricoverato in seguito ad una pneumonia.

Ex insegnante di storia, Pōhiva deve la sua notorietà in patria ai lunghi anni di attivismo politico, che lo hanno reso un protagonista ben prima della sua ascesa alla carica di primo ministro. In oltre trent’anni di attivismo, Pōhiva si è battuto per la democratizzazione dell’arcipelago, scontrandosi a ripetizione con le autorità monarchiche e scontando anche una condanna in carcere. Inoltre, ha spessoe denunciato le conseguenze del riscaldamento globale e del cambiamento climatico per le isole dell’Oceano Pacifico. A causa dell’innalzamento del livello dei mari, infatti, Tonga e molti altri arcipelaghi rischiano la definitiva scomparsa dalla cartina geografica.

Entrato nelle fila del Partito Democratico delle Isole dell’Amicizia (Paati Temokalati ʻa e ʻOtu Motu ʻAngaʻofa), nome che era stato inizialmente assegnato all’arcipelago dal capitano James Cook, nel 2014 Pōhiva era diventato il primo premier ad essere eletto, mentre in precedenza il capo del governo veniva scelto in maniera unilaterale dal re, coronando una carriera politica che lo aveva visto eletto in parlamento per la prima volta nel 1987. Solamente nel 2010, infatti, il sovrano Tupou VI ha concesso una riforma costituzionale che ha trasformato Tonga in una monarchia costituzionale.

Messaggi di cordoglio sono giunti da tutta l’Oceania. Jacinda Arden, attuale primo ministro della Nuova Zelanda, ha avuto l’ingrato compito di annunciare al mondo la morte del suo omologo tongano, definito come “un politico di lungo corso nella regione pacifica ed un grande amico della Nuova Zelanda“. “Verrà ricordato per il suo impegno politico durato tutta la vita e per la sua lotta per la democrazia“, ha aggiunto la premier del governo di Wellington. Le ha fatto eco anche Scott Morrison, primo ministro australiano: “Era un sostenitore appassionato del proprio popolo, della sua amata Tonga e di tutto il Pacifico“.

Nel 2017, Pōhiva aveva vinto una nuova tornata elettorale dopo che il sovrano aveva deciso di sciogliere il parlamento anticipatamente, nella speranza di indebolire il suo avversario. I cittadini, al contrario, avevano confermato la propria fiducia nel premier in carica, che in teoria avrebbe dovuto occupare quel ruolo almeno fino al 2021. In seguito alla sua morte, l’incarico di primo ministro è stato assegnato al cinquantunenne Semisi Sika, parlamentare dal 2010 e membro dello stesso partito di Pōhiva.

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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