In Lituania si intensifica la repressione contro i militanti del Fronte Popolare Socialista. In Italia continua il silenzio sui crimini del regime fascistizzante di Vilnius.

da skpkpss.ru

In Lituania imperversa la repressione più brutale degli oppositori politici, comunisti (il Partito Comunista da tempo è stato bandito per decreto), antimperialisti e progressisti. In particolare, i compagni del Fronte Popolare Socialista sono sotto attacco da parte di un governo fascistizzante (nel cui “album di famiglia” si trovano le waffen SS lituane, a cui vengono dedicati monumenti e targhe) che non è costituito da “sovranisti” e “populisti di destra”, ma da ferventi “europeisti” agli ordini degli Stati Uniti, della NATO e delle potenze egemoni dell’Unione Europea che (esattamente come quanto è avvenuto con l’Ucraina, dopo il golpe fascista del 2014) ricambiano la fedeltà ai “precetti” imperialisti in economia e nelle politiche aggressive verso la Russia con la tolleranza più spudorata nei confronti delle più eclatanti violazioni dei diritti umani e delle libertà democratiche.

E in Italia? Nonostante le ripetute denunce di Marx21.it (e di pochissimi altri, come l’Antidiplomatico e Contropiano), nessun movimento “antifascista” (a cominciare da quello delle “sardine) ha mai sentito il dovere di alzare la propria voce a sostegno della lotta degli oppositori politici lituani sottoposti a persecuzione e con una presa di distanze dal regime autoritario e fascistizzante emerso dalla disgregazione dell’Unione Sovietica. In ogni caso, noi, inguaribili ottimisti, speriamo che, a forza di insistere, qualcuno alla fine levi la testa dalla sabbia.(Marx21.it)

In Lituania continua la repressione dei militanti del Fronte Popolare Socialista

di Giedrius Grabauskas, Presidente del Fronte Popolare Socialista

Traduzione dal russo di Mauro Gemma

Nella Lituania di oggi, la persecuzione politica è diventata una costante. In passato, i professori Juozas Jermalavičius, Mykolas Burokevičius, Ivan Kucherov e un gruppo ancora più ampio di cittadini del paese erano stati perseguitati, ma ora la persecuzione continua. Negli ultimi 10 anni, a loro si sono aggiunti centinaia di lituani. Uno degli esempi più eclatanti: la brutale persecuzione di un noto politico, il giornalista A. Paleckis. È in prigione da oltre un anno e le sue condizioni di salute stanno peggiorando. Naturalmente, questa situazione preoccupa già gli attivisti di sinistra e quelli per i diritti umani di diversi paesi. Il 21 ottobre le azioni “Freedom to Algirdas Paleckis! “si sono svolte nelle capitali di Lettonia, Estonia, Bielorussia e Moldavia. Queste hanno avuto luogo presso le ambasciate lituane. Il 22 ottobre, azioni simili si sono tenute in Russia, a Kaliningrad (presso il consolato lituano) e in Lituania (presso il tribunale).

Continua…

http://www.marx21.it/index.php/comunisti-oggi/in-europa/30161-in-lituania-si-intensifica-la-repressione-contro-i-militanti-del-fronte-popolare-socialista-in-italia-continua-il-silenzio-sui-crimini-del-regime-fascistizzante-di-vilnius

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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