Un bambino in una miniera d’oro in Burkina Faso (Foto: Unicef/Garcia)

Lo sfruttamento delle miniere d’oro del paese africano, dove la manodopera è per metà composta da minori senza diritti. Un traffico che coinvolge anche il vicino Togo e che sfocia in Svizzera

di Alessandra Mincone

Roma, 6 dicembre 2018, Nena News – Il Burkina Faso è uno dei paesi più poveri al mondo, ma rappresenta un sito di particolare interesse per l’esportazione di oro, metallo tra i più ricchi al mondo.

Nell’Africa subsahariana, il Burkina Faso confina a nord con il Mali e ad est con il Niger, da cui provengono gruppi armati di Boko Haram che dal 2016 stanno intattaccando la stabilità sociale della nazione a colpi di Stato militari. A sud, confina con il Togo e il Ghana, dove sono presenti numerosi attori di traffici illegali, che saccheggiano le risorse del posto per importarle a basso costo nel mondo occidentale. Il panorama della regione appare come una grande distesa rurale dove si scavano miniere artigianali di villaggio in villaggio, e le persone sono costrette a vivere negli insediamenti a contatto con le polveri nocive e i siti minerari scavati, che vengono abbandonati poco tempo dopo l’estrazione e la lavorazione dell’oro.

Le statistiche fornite dalle autorità locali parlano di circa 200mila lavoratori che percepiscono un guadagno diretto dal lavoro di estrazione dell’oro nelle cave, mentre un numero cinque volte maggiore è investito in maniera indiretta nella scoperta di nuovi siti di estrazione, del tutto illegali, e nell’esportazione dell’oro. Ma il dato più sconcertante riguarda i bambini: su un campione di cinque siti minerari, la manodopera è composta dal 30% al 50% di minori, tra gli 8 e i 18 anni, che non hanno mai frequentato il sistema scolastico e hanno l’unico interesse materiale di percepire uno stipendio.

Continua….

http://nena-news.it/burkina-faso-i-bambini-minatori-e-i-profitti-svizzeri/

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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