DIZIONARIO DI IPOCRISIE, DI FALSE PROVE, DI MENZOGNE,DI OCCULTAMENTI. LA GUERRA MEDIATICA DELL’IMPERO

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I pellerossa erano “illegali”, occupavano una terra non destinata loro. Così il parere di molti intellettuali americani. Secondo il “Destino manifesto”, ideologia diffusa nella prima metà dell’ottocento tra gli invasori “legali”, gli immensi spazi che si aprivano ai loro occhi erano stati assegnati ai conquistatori irrevocabilmente da Dio stesso.
E dunque tutto poteva essere “preso”. Terre, fiumi, montagne, animali. Chi si fosse opposto avrebbe agito criminalmente contro la volontà del Signore e quindi doveva essere eliminato, a meno che non avesse obbedito incondizionatamente al nuovo Padrone.
Una tale ideologia coinvolgeva -è bene precisarlo- sia gli individui più spregevoli sia le anime belle che in un modo o nell’altro accettavano un tale stato di cose come inevitabile. Gran parte della letteratura e della cinematografia ha voluto e saputo magnificare la conquista del West mitizzando mediante le star del cinema un’avventura bellica che ben poco ha di cavalleresco e molto ha invece di genocidio premeditato e giustificato. Non solo battaglie tra frecce e fucili ma anche e soprattutto incursioni vigliacche contro comunità di vecchi, bambini, donne, in assenza dei guerrieri. Nella totale impunità stupri, tortura, saccheggio, omicidi. La” nuova frontiera”, tanto cara ai liberal e al cinema progressista americano ha come marchio indelebile insanguinato la distruzione di una civiltà, l’umiliazione dei popoli nativi, la morte di milioni di pellerossa.
Come si evince, la volontà di annientamento di una popolazione “diversa”, in tempi moderni, non è un’invenzione di Hitler o del sionismo ma si forma, anche e soprattutto, in termini non solo pratici ma anche con argomentazioni concettuali, in una dimensione mistico-religiosa, in ambienti anglosassoni.
Perché la “nuova frontiera” significa eliminazione di tutto ciò che si può opporre al “sogno americano”.L’ideologia del “destino manifesto” non si fermò all’emisfero settentrionale. Con la “dottrina Monroe” gli Stati Uniti si arrogarono diritti speciali sull’America centrale e Meridionale che già dalla seconda metà dell’ottocento caddero sotto il controllo degli Stati Uniti.
Durante la presidenza di Theodore Roosevelt avvenne l’invasione
della Repubblica Dominicana e del Venezuela mentre la Colombia venne privata di un’area strategica che sarebbe divenuta Panama sotto ferreo controllo USA. I presidenti successivi Taft, Wilson, Franklin Roosevelt continuarono, proclamandosi campioni di civiltà e di democrazia, ad imperversare, secondo le nobili ideologie del “destino manifesto” e della” dottrina Monroe” nella “colonizzazione” del loro “cortile di casa” secondo la definizione che ne fece Mao.
Ma , come vedremo in seguito , il processo di espansione si amplificò con nuove terminologie e con teorizzazioni più “raffinate” , fino a comprendere tutto il pianeta che così avrebbe potuto beneficiare del “sogno americano”.

Di Antonello Boassa

Contro le guerre imperiali innanzitutto, contro le guerre valutarie e del debito, contro le politiche neoliberiste. Contro lo sfruttamento dei lavoratori e dei popoli, contro la devastazione del pianeta, in difesa dello stato sociale e della libertà e dell'uguaglianza sociale di tutte e di tutti, in difesa del mondo animale, Antonio scrive anche per L'Interferenza

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