Patrimoniale, la Camera respinge definitivamente la proposta di Pd e Leu

La patrimoniale proposta da Nicola Fratoianni e Matteo Orfini non entrerà in manovra. Respinto l’ordine del giorno alla Camera dei deputati con la quasi totalità dei voti contrari, per una misura che, nonostante non sembrasse così irragionevole, ha messo d’accordo maggioranza e opposizione. Deluso il portavoce di Sinistra Italiana, che però promette: “Ripresenteremo la nostra proposta nei prossimi provvedimenti perché si tratta di una battaglia giusta”.A cura di 

Tommaso Coluzzi

È un no definitivo quello del Governo, e anche del resto delle forze politiche della Camera dei Deputati. È un no alla proposta di patrimoniale sulla quale si discute da settimane, quella firmata da Nicola Fratoianni e Matteo Orfini, con tanto di passo indietro da parte del partito del secondo, il Pd, che aveva parlato subito di iniziativa personale del deputato. Insomma, la proposta non è mai piaciuta a nessuno, né al Governo, né tantomeno alle forze di opposizione, che l’hanno sempre additata come un tentativo di “rapina” nelle tasche degli italiani. Nonostante, come aveva spiegato lo stesso portavoce di Sinistra Italiana a Fanpage.it, non sembrasse una misura così irragionevole. Non sarebbe andata ad intaccare i redditi medi, che, vista la cancellazione dell’Imu contenuta nella stessa proposta, forse ci avrebbero addirittura – in minima parte – guadagnato.

In breve, la proposta dei deputati prevedeva un’aliquota progressiva a partire dallo 0,2% per i patrimoni netti tra i 500mila euro e il milione, dello 0,5% tra il milione e i 5 milioni, del 2% al di sopra dei 50 milioni e fino al 3% sopra il miliardo di euro. Deluso Fratoianni, che ha commentato con un post su Facebook il respingimento della Camera al suo ordine del giorno sulla patrimoniale, che – ora è certo – non entrerà in manovra. “La destra ovviamente approva convinta la scelta del Governo rilanciando tutte le sciocchezze sulla ‘rapina al ceto medio’ – ha scritto il deputato – La nostra proposta invece si basa su un principio semplice semplice: chiedere un piccolo sforzo a chi ha moltissimo per ridurre il peso su chi ha meno. Cioè sulla grande maggioranza“. Ma per Fratoianni non è finita qui: “Ovviamente andiamo avanti“. E promette: “Ripresenteremo la nostra proposta nei prossimi provvedimenti perché si tratta di una battaglia giusta“.

Nicola Fratoianni

L’aula della Camera ha appena respinto, dopo il parere contrario del Governo, l’ordine del giorno che con altri avevo presentato sulla Patrimoniale. La destra ovviamente approva convinta la scelta del Governo rilanciando tutte le sciocchezze sulla “rapina al ceto medio”. La nostra proposta invece si basa su un principio semplice semplice: chiedere un piccolo sforzo a chi ha moltissimo per ridurre il peso su chi ha meno. Cioè sulla grande maggioranza. Ovviamente andiamo avanti. Ripresenteremo la nostra proposta nei prossimi provvedimenti perché si tratta di una battaglia giusta.

Dalle file della Lega, Claudio Borghi ha commentato su Twitter:

Scarso successo per l’ordine del giorno Fratoianni in favore della patrimoniale“. Nello stesso post il deputato del Carroccio ha pubblicato uno scatto del voto della Camera all’ordine del giorno. Le luci sono praticamente tutte rosse, proprio perché è stato il Governo stesso a non appoggiare mai la proposta Fratoianni-Orfini, dal Movimento 5 Stelle che l’ha criticata duramente al Pd che se n’è disinteressato.

https://www.fanpage.it/politica/patrimoniale-la-camera-respinge-definitivamente-la-proposta-di-pd-e-leu/amp/?__twitter_impression=true&fbclid=IwAR37E5pEGJoScPGl_mOzeX2vns1aO1LLgCZeNez9syyTwyZB6rQjIFex5mA

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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