“Sul caso Assange noi abbiamo già espresso la nostra posizione e cioè che siamo disposti ad offrirgli asilo in Messico.
Gli Stati Uniti devono agire con umanità.
Assange è malato e sarebbe una dimostrazione di solidarietà e fratellanza permettergli di poter ricevere asilo in Messico, nel Paese dove lui ha dichiarato di voler vivere.

È chiaro che il diritto di asilo, che fa parte ed è un orgoglio della nostra politica estera, ha una regolamentazione nel senso che colui che riceve il beneficio dell’asilo deve agire nel rispetto delle leggi del nostro Paese.
Pertanto, Assange in Messico, non rappresenta alcun pericolo.

E vi voglio dire una cosa che prima o poi si saprà: poco prima che terminasse il mandato dell’amministrazione di Donald Trump, io gli ho inviato una lettera chiedendo che fosse concessa la grazia (ad Assange).

Voi sapete che a fine mandato i presidenti statunitensi possono fare uso di questa facoltà, pertanto io gli ho inviato la lettera, ma non ho avuto risposta.
Nonostante l’insuccesso, oggi ho voluto rendere noto quell’episodio a tutti voi.

Sottoscrivo l’impegno offrendogli l’asilo e chiedendo al Governo degli Stati Uniti
un atteggiamento umanitario” ha detto ieri in diretta il Presidente socialista messicano Lopez Obrador.

Assange, cui potrebbe anche essere comminata la pena di morte, aveva inserito il Messico tra le possibile destinazioni gradite.

A metà dicembre, Assange ha sofferto un ictus nel carcere britannico di Belmarsh, a sud di Londra, dove si trova in stato di detenzione. Un incidente che ha comportato un abbassamento della palpebra sull’occhio destro, oltre a problemi di memoria e danni neurologici. Si tratterebbe, riferiva il quotidiano “Daily Mail”, di un “attacco ischemico transitorio”, in cui l’afflusso di sangue a una parte del cervello viene temporaneamente interrotto. “Julian sta lottando e temo che questo mini-ictus possa essere il precursore di un attacco più grave. Aumenta le nostre paure sulla sua capacità di sopravvivere più a lungo va avanti questa lunga battaglia legale. Deve risolversi urgentemente. Guarda che succede agli animali intrappolati nelle gabbie di uno zoo. Gli accorcia la vita. È quello che sta succedendo a Julian. I casi giudiziari senza fine sono estremamente stressanti mentalmente”, ha scritto la fidanzata Stella Moris.

rete solidarietà rivoluzione bolivariana

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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