ByMarquez

La diplomazia internazionale al lavoro, con Draghi escluso dal vertice dei big. I leader di Stati Uniti, Francia, Germania e Regno Unito si confrontano in una importante videoconferenza sulla guerra a Kiev.

Draghi escluso dal vertice sulla crisi ucraina

Vi ricordate quando poco prima di Natale a reti unificate fioccavano i peana per Mario Draghi, il premier più sponsorizzato della storia italiana, perché “The Economist” aveva nominato l’Italia “paese dell’anno”?

Vi ricordate le lodi all’autorevolezza del nostro paese in Europa riconquistata grazie a Supermario?

Vi ricordate però che si erano dimenticati di dirvi che The Economist è di proprietà della famiglia Agnelli?

Bene, la Casa Bianca ha annunciato in una nota l’incontro in videoconferenza dalla Situation Room tra Joe Biden, il presidente francese Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il primo ministro britannico Boris Johnson. Italia non pervenuta, con buona pace del rispetto istituzionale dovuto agli alleati e del presunto prestigio diplomatico acquisito.

Già, perché il paese dell’anno, la nuova locomotiva d’Europa, come abbiamo letto su alcune prime pagine, ha mostrato un peso politico sullo scacchiere internazionale equivalente a quello di Malta o della Grecia.

Lontanissimi da quel minimo di autonomia che i tanto bistrattati democristiani e socialisti della prima repubblica (assieme al Pci) riuscivano a dimostrare, siamo ridotti a passacarte di iniziative ratificate altrove.
Non è una grossa novità, direte.

Infatti il problema è quello che da oltre un anno il sistema Italia racconta a proposito del superpremier senza alcun contraddittorio, per rendere più addomesticabile la macelleria sociale a cui abbiamo assistito nell’ultimo anno, nascosta sotto la cortina fumogena della disputa “vax\no vax”.

La prossima mossa, quando questa crisi internazionale terminerà, ce lo auguriamo il prima possibile, sarà distribuire The Economist nelle file sempre più lunghe alla Caritas.

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy