Gennadij Zjuganov, leader del Partito Comunista della Federazione Russa, ha analizzato la situazione della centrale nucleare di Zaporož’e, sottolineando come i nazisti ucraini, sotto le direttive degli Stati Uniti, stiano mettendo a repentaglio la sicurezza dell’intero pianeta.

La situazione attorno alla centrale nucleare di Zaporož’e (Zaporižžja, secondo la denominazione ucraina) sta diventando sempre più instabile. Mentre le autorità russe stanno cercando di organizzare la visita degli esperti internazionali dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA), le forze armate ucraine continuano a bombardare il territorio circostante l’impianto nucleare più grande del continente, creando gravi pericoli.

Vladimir Rogov, membro del consiglio principale dell’amministrazione militare-civile della regione, ha denunciato in queste ore un incendio boschivo che si sta sviluppando nell’area della centrale, causando anche un’interruzione del flusso di energia. Al momento, non si sa se l’incendio è in qualche modo collegato ai bombardamenti ucraini, ma nel frattempo persino gli Stati Uniti hanno dovuto mettere un freno alla propaganda di Kiev, secondo la quale sarebbe la stessa Russia a bombardare i territori sotto il proprio controllo.

Il sottosegretario di Stato americano per il controllo degli armamenti e gli affari di sicurezza internazionale, Bonnie Jenkins, ha infatti glissato sulla questione, affermando che Washington non dispone di elementi per provare la provenienza dei bombardamenti. Se gli USA avessero avuto elementi per incolpare Mosca, certamente non si sarebbero tirati indietro dal renderli pubblici. Al contrario, questa cautela dimostra come non ci siano prove contro l’esercito russo, secondo il quale invece è Kiev a continuare ad attaccare l’area di Zaporož’e con droni forniti proprio dagli Stati Uniti.

Sulla situazione di Zaporož’e è tornato anche Gennadij Zjuganov, leader del Partito Comunista della Federazione Russa (Коммунистическая партия Российской Федерации, КПРФ; Kommunističeskaja partija Rossijskoj Federacii, KPRF): “Oggi, la principale minaccia alla sicurezza non solo della Russia o dell’Europa, ma del mondo nel suo insieme, è il ricatto nucleare, che gli statunitensi, usando le forze di nazisti, banderisti e fascisti, hanno organizzato in Ucraina”, ha detto Zjuganov in una conferenza stampa tenuta il 25 agosto.

Molti non capiscono l’essenza di questo pericolo, quindi mi sono rivolto ufficialmente al Consiglio di sicurezza russo e alla leadership della Duma di Stato con una dichiarazione aperta, e ho chiesto una convocazione urgente del Consiglio della Duma di Stato per considerare questo problema estremamente acuto”, ha proseguito lo storico leader del KPRF.

Devo dire che un simile ricatto, come quello organizzato adesso dagli statunitensi, non è mai accaduto prima nella storia dell’umanità. È opportuno ricordare, e l’ho sottolineato oggi al Consiglio della Duma, che, nell’agosto del 1945, furono sganciate due bombe nucleari sulla testa dei giapponesi, che fecero 250.000 vittime in un colpo solo. Non c’era bisogno militare di questo attacco nucleare, perché Stalin aveva promesso ai leader degli Stati Uniti e della Gran Bretagna che tre mesi dopo la vittoria sul fronte orientale e la cattura di Berlino, avremmo dichiarato guerra al Giappone e aiutato gli statunitensi”, ha ricordato.

Oggi l’Ucraina è caduta nelle grinfie di agenti irresponsabili della CIA, banditi veri e propri, persone assolutamente inutili, incapaci di qualsiasi decisione ragionevole”, ha attaccato il numero uno dei comunisti russi. “Nel Paese sopravvissuto a Černobyl’, sono coinvolti in un ricatto atomico e bombardano un impianto nucleare da tre settimane. A proposito, tutti i quindici reattori nucleari che si trovano in Ucraina sono stati prodotti nel famoso impianto Ižora a Leningrado. Questi sono sistemi abbastanza affidabili. E anche se un aereo dovesse schiantarsi sul reattore, il reattore resisterà a questo colpo”.

Zjuganov ha sottolieato come i bombardamenti non siano stati diretti sulla centrale nucleare, ma nelle aree circostanti, il tutto per impedire l’afflusso di acqua verso la centrale e per evitare la costruzione di tunnel sotterranei necessari per far fronte ad un eventuale incidente, come avvenne a Černobyl’: “Non colpiscono i reattori, ma colpiscono l’approvvigionamento idrico per il sistema di raffreddamento. Nella stazione sono attualmente in funzione due reattori su sei. Ma anche un reattore inattivo deve essere raffreddato ogni secondo”.

Secondo Zjuganov, un incidente presso la centrale nucleare di Zaporož’e porterebbe vantaggi unicamente agli Stati Uniti, per questo non può che esserci il loro zampino dietro gli attacchi: “Ne hanno bisogno, perché gli anglosassoni stanno perdendo il controllo e il dominio sul mondo. A loro piaceva governare il pianeta come avvenuto per cinquant’anni e comandare tutti. Ma ora, la maggioranza dei Paesi del mondo, a parte i membri della NATO, rifiutano quest’ordine”.

Statunitensi e anglosassoni sono sempre stati i principali provocatori del pianeta. È così che hanno iniziato la guerra con la Spagna quando hanno fatto saltare in aria l’incrociatore Maine a Cuba. Iniziarono così, con una provocazione nel Golfo del Tonchino, la guerra contro il Vietnam. Quindi in questo senso sono maestri brillanti. E non vorrei assolutamente che un altro attacco terroristico avesse luogo in Ucraina, in Europa, che è stata vaccinata sotto forma di due guerre mondiali”.

Tuttavia, Zjuganov ha sottolineato pragmaticamente che “è necessario rafforzare i contatti diretti tra i leader della Russia e degli Stati Uniti attraverso qualsiasi canale. Quando è scoppiata la crisi dei missili di Cuba, siamo riusciti a prevenire una catastrofe nucleare solo attraverso contatti diretti tra il fratello del presidente Kennedy e il nostro ambasciatore negli Stati Uniti. Nessuno ne ha parlato particolarmente, perché il presidente Kennedy, firmando un accordo con l’URSS sul ritiro dei missili da Cuba e dalla Turchia, ha chiesto di non rivelare a nessuno i dettagli dei negoziati”.

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Di Giulio Chinappi - World Politics Blog

Giulio Chinappi è nato a Gaeta il 22 luglio 1989. Dopo aver conseguito la maturità classica, si è laureato presso la facoltà di Scienze Politiche dell’Università “La Sapienza” di Roma, nell’indirizzo di Scienze dello Sviluppo e della Cooperazione Internazionale, e successivamente in Scienze della Popolazione e dello Sviluppo presso l’Université Libre de Bruxelles. Ha poi conseguito il diploma di insegnante TEFL presso la University of Toronto. Ha svolto numerose attività con diverse ONG in Europa e nel Mondo, occupandosi soprattutto di minori. Ha pubblicato numerosi articoli su diverse testate del web. Nel 2018 ha pubblicato il suo primo libro, “Educazione e socializzzione dei bambini in Vietnam”, Paese nel quale risiede tuttora. Nel suo blog World Politics Blog si occupa di notizie, informazioni e approfondimenti di politica internazionale e geopolitica.

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