i pipponi del Marrucci

L’ERA DELLA PROPAGANDA

come 3 colossi dell’informazione determinano tutto quello che sappiamo sul Mondo

“è uno degli aspetti principali del nostro sistema mediatico, eppure viene sostanzialmente ignorato dalla stragrande maggioranza del pubblico: il grosso dell’informazione internazionale propagata dai media occidentali è fornita da appena 3 grandi agenzie basate e a new york, londra e parigi”

è questo l’incipit di un’importante rapporto pubblicato dallo Swiss Policy Research

il riferimento è alle 3 grandi sorelle dell’informazione internazionale globale: l’americana l’associated press, la francese france presse e la britannica reuters

“i principali fornitori di contenuti dei media attuali, senza i quali nessun operatore del’informazione starebbe in piedi”, ha dichiarato ROGER BLUM, presidente del Consiglio Svizzero della Stampa

e il cui ruolo però è generalmente ignorato dal grande pubblico

perchè?

secondo uno studio del 2011 del Swiss Research Institute for the Public Sphere and Society dell’Università di Zurigo: “i contenuti delle agenzie vengono riproposti intergralmente senza che vengano citate, oppure viene rieditato per farlo apparire come un contributo editoriale originale. oppure ancora viene corredato di immagini e contenuti grafici e presentato di nuovo come contenuto originale”

il risultato è che “da Vienna a Washington, i nostri media spesso riportano le stesse notizie, e spesso addirittura anche le stesse parole, un fenomeno che di solito siamo portati ad associare all’esistenza della censura negli stati autoritari” (Swiss Policy Research)

le 3 sorelle sono dei veri e propri colossi e impiegano complessivamente oltre 10 mila dipendenti distribuiti in ogni angolo del pianeta, e hanno una discreta quantità di scheletri nell’armadio

l’associated press è famosa addirittura per aver messo a completa disposizione del regime nazista tutto il suo archivio fotografico per portare avanti al sua propaganda antisemita

oggi è diretta dell’amministratore delegato di Hearst Communication, il colosso dei media USA fondato da William Randolph Hearst, il magnate con simpatie nazifasciste che inventò il giornalismo spazzataura e a cui si è ispirato orson welles per il suo citizen kane. quarto potere

Reuters invece è stata invece più volta accusata di avere rapporti piuttosto sistematici con la CIA. nel 2008 è stata acquisita dalla Thomson Corporation, che ha dato vita al gruppo Thomson Reuters: un gigante da 25 mila dipendenti e oltre 8 miliardi di dollari di fatturato l’anno e che è controllato al 55% da Blackstone, in assoluto una delle più grandi società finanziarie al mondo

che ha deciso che oltre che nell’informazione internazionale, voleva acquisire un ruolo di quasi monopolio anche in quella specialistica finanziaria, della quale oggi detiene il 34% del mercato mondiale, seguita da Bloomberg che è a quota 33%. informano su come funzionano i mercati e la concorrenza distruggendola

da oltre un anno a dirigere la Reuters c’è un’italiana, che in Italia però non conosce nessuno: Alessandra Galloni, che in questa lunga intervista (https://www.primaonline.it/2021/03/28/322613/) spiega senza tanti fronzoli il trucco del loro successo

“Molti organi di informazione avvertono la pressione finanziaria, quindi tagliano sulla parte che costa di più: i corrispondenti all’estero e le inchieste più approfondite, mentre noi su questo stiamo investendo tanto”

come caso studio Swiss Policy Research ha fatto un analisi dettagliata di come è stata raccontata nei media la guerra in Siria

ha preso tutti i 381 articoli usciti sull’argomento tra il primo e il 15 ottobre del 2015 su 9 delle principali testate in lingua tedesca diffuse tra svizzera, austria e germania, e ha scoperto che il 23% degli articoli erano riformulazioni di agenzie senza citazione, il 55% lanci di agenzie copincollati, e che di pezzi di giornalismo investigativo vero e proprio non ce n’era manco uno

l’egemonia delle agenzie viene esercitata anche sui giornali che qualche corrispondente all’estero continuano ad averlo

lo ha raccontato magistralmente il corrispondente olandese dal medio oriente Joris Luyendijk nel suo “people like us: misrepresenting the middle east”

“pensavo che i corrispondenti fossero gli storici dell’attualità. quando accade qualcosa di importante, ci si catapultano, scoprono cosa sta succedendo, e lo diffondono. ma ho scoperto che il mio mestiere non era capire cosa stava succedendo, quello era già stato deciso da tempo altrove”, scrive

Luyendijk spiega come il suo compito fosse semplicemente leggersi la rassegna stampa basata sulle agenzie che li veniva inoltrata dal suo editore, e poi riformularla un po’ in vari articoli e interviste radiofoniche. Essere sul luogo serviva esclusivamente a dare autorevolezza al suo racconto

“L’idea comune sui corrispondenti è che “hanno la storia”, ma la realtà è che le notizie sono un nastro trasportatore in una fabbrica di pane. I corrispondenti stanno in fondo al nastro trasportatore, fingendo che quella pagnotta bianca l’abbiamo sfornata loro, mentre in realtà l’hanno solo incartata”

come sottolinea lo Swiss Policy Research, questo è esattamente cosa intendiamo quando parliamo di flusso principale, di mainstream. “il corrispondente medio non ha gli strumenti per fare ricerche indipendenti, ma semplicemente si barcamena per reinterpretare notizie e tesi confezionate dalle agenzie”

ma anche le agenzie pigliatutto hanno un concorrente da tenere sott’occhio

è uno dei più grandi produttori di fake news e propaganda al mondo: il pentagono

lo ha rivelato in questa lunga inchiesta di oltre 10 anni fa proprio associated press ( https://www.dailynews.com/2009/02/06/ap-impact-pentagon-boosts-spending-on-pr/ )

spulciando ogni singola voce di spesa per un anno intero e intervistando oltre 100 persone in giro per il mondo, hanno scoperto che il Pentagono nel solo 2008 aveva speso qualcosa come 2 miliardi di dollari in propaganda, sia all’estero che in patria, anche se quest’ultima formalmente sarebbe proibita

una bella fetta sono serviti a finanziare il lavoro del Joint Hometown News Service, che ogni anno invia a tutte le testate nazionali oltre 5000 articoli scritti direttamente da uomini del Pentagono, oltre a 1600 interviste radiofoniche e anche 3000 servizi televisivi, che vengono ritrasmessi senza mai dichiarare la provenienza. Tutta questa gigantesca macchina va sotto la voce “affari pubblici”

ma la fetta più grossa va alle care e vecchie psy-ops. le operazioni psicologiche, che secondo associated press dal 2003 al 2008 sarebbero più che raddoppiate. Regista di questa escalation, il buon vecchio Donald Rumsfeld, che a partire dal 2002 si era inventato l’Ufficio per l’Influenza Strategica. Decaduto dal suo incarico, le cose non sarebbero migliorate. A febbraio del 2009 l’esercito avrebbe pubblicato nuove linee guida che mettevano la guerra di informazione allo stesso livello di quella tradizionale. Uno dei capitolo si intitolava: “Superiorità Informativa”

meno male però che contro questo muro di propaganda l’era dell’internet ha fatto emergere una new wave di giornalismo indipendente dal basso

insomma

anche il giornalismo fai da te del web, se prendiamo i grossi numeri, ha la sua agenzia: wikipedia

magari nel prossimo futuro ci torniamo un po’ più nel dettaglio, fateci sapere se vi interessa

per ora ci limitiamo a mettere in fila alcune osservazioni sull’universo wikipedia fatte ancora proprio da Swiss Policy Research in un altro articolo

secondo Swiss Policy Research infatti ad amministrare le 9 miliardi di pagine di wikipedia sarebbero in tutto non oltre 500 amministratori attivi, “che in molti casi rimangono sconosciuti”. L’80% dei contenuti di wikipedia inoltre sarebbero scritti da appena l’1% degli editor

Già nel 2007 era emerso che uno dei più attivi e influenti amministratori del Wikipedia Anglofono, noto col nome di “slim virgin”, era un ex informatore dell’intelligence britannica ( https://archive.is/fTU8c )

Sempre nel 2007 uscì la notizia che alcune voci relative alla guerra in iraq, il campo di detenzione illegale di Guantanamo e altri argomenti simili erano state editate da computer della CIA e dell’FBI ( https://www.reuters.com/article/us-security-wikipedia/cia-fbi-computers-used-for-wikipedia-edits-idUSN1642896020070816 )

Nel 2018 è scoppiato il caso Philip Cross, nickname dell’editor più prolifico di sempre: nell’arco di 15 anni avrebbe editato oltre 130 mila pagine, tutte in una sola direzione: gettare fango su chi critica gli USA, la NATO e le loro guerre, e ripulire la reputazione di chi le sostiene ( https://www.craigmurray.org.uk/archives/2018/05/the-philip-cross-affair/ )

si, dai, ci ritorniamo che sta cosa mi arrazza, ma ora bisogna che vada a preparare la colazione ai figlioli che sennò mi maolano

se avete altri esempi di manipolazioni varie di wikipedia da suggerire scrivete nei commenti

ah, giusto un’ultima cosa

su wikipedia c’è anche una pagina dedicata a Swiss Policy Research. La segnalano loro stessi. Indovinate che dice? (https://en.wikipedia.org/wiki/Swiss_Policy_Research)

Ma che sono complottisti, ovviamente

che poi sinceramente ormai, per quanto io il complottismo l’abbia sempre avuto abbastanza sui coglioni, essere chiamati complottisti dal mainstream è un onore dai

e quindi….

niente, contro il monopolio della propaganda mainstream, aderisci alla campagna di sottoscrizione di ottolinatv su GoFundMe ( https://gofund.me/c17aa5e6 ) e su PayPal ( https://www.paypal.com/donate/?hosted_button_id=P8NZ93RTKC4VQ&fbclid=IwAR3uqPnM2cWqyqPNkM5hQX6z6quK3AFvTpiv05w4jWPO7s2VO07UVlJIvNc )

e chi non aderisce è un complottista

segui ottolinatv sulle altre piattaforme social
facebook: https://www.facebook.com/ottolinatv
tiktok: https://www.tiktok.com/@ottolinatv
twitch: www.twitch.tv/ottolinatv
instagram: https://www.instagram.com/ottolinatv/
twitter: https://twitter.com/ottolinatv
web: www.ottolinatv.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy