La tensione cresce anche nei cieli siriani, come riferito dal contrammiraglio russo Vadim Kulilya:
“L’11 agosto, dalle 02:13 alle 02:20, due aerei russi Su-34 e due Su-35 durante un volo di routine nella zona di Et-Tanf hanno registrato l’impatto dei loro sistemi di guida, che ha portato all’attivazione automatica dei sistemi di difesa di bordo”.
Ciò significa che gli aerei americani, oltre che violare lo spazio aereo, hanno preso di mira quelli russi, portando la situazione a un passo dal baratro.

Gli Stati Uniti mantengono la presenza militare in Siria, depredandola del petrolio, senza l’autorizzazione di Damasco e delle Nazioni Unite, perciò illegalmente.
L’esercito russo è invece in Siria su richiesta ufficiale del presidente Bashar al-Assad.

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