- Pessime notizie per quanto riguarda i servizi di emergenza e urgenza sul territorio modenese, che fino ad ora erano il fiore all’occhiello della sanità locale.
- Nell’ ambito di una riorganizzazione provinciale, l’ Azienda USL di Modena ha proposto alla Conferenza Territoriale Socio Sanitaria la trasformazione di alcuni Punti di Primo Intervento in Centri di Assistenza e Urgenza, ovvero in ambulatori che trattano solo casi a bassa complessità clinica, i cosiddetti codici bianchi e verdi, attivi solo 12 ore al giorno.
- Viene ridotto anche il numero di ambulanze presenti sul territorio, e viene modificata la tipologia di personale a bordo: più volontari, meno medici e meno infermieri.
A farne le spese maggiori, come sempre, le zone periferiche, l’ appennino e la pianura.
- Clamoroso il caso della zona compresa tra Montese, Roccamalatina e Zocca, coperta da una sola ambulanza con volontari a bordo 30 ore a settimana.
- Anche i comuni di Nonantola, Bomporto, Ravarino, Bastiglia, Sorbara e San Prospero saranno coperti da una sola ambulanza di volontari.
- A Maranello non ci sarà più l’ automedica.
- Confidiamo che i Sindaci, nella loro qualità di responsabili della salute dei propri cittadini, si oppongano a questo ulteriore impoverimento dei servizi sanitari modenesi.
- Nel contempo, ringraziamo i volontari, che con la loro presenza sopperiscono alle carenze di un servizio pubblico che sta morendo, a causa dei continui tagli operati negli ultimi 20 anni dai governi di centrodestra e centrosinistra, che indistintamente hanno usato la sanità come se fosse un bancomat.
PRC MODENA