Il presidente socialista boliviano Arce ha ripetuto a distanza di 14 anni il gesto compiuto dal suo predecessore Evo Morales Ayma.
Nel 2009, dopo gli attacchi dell’esercito israeliano a Gaza, fu dapprima il Venezuela di Hugo Chávez a rompere le relazioni con Israele, seguito pochi giorni dopo dal presidente socialista boliviano (che poco prima aveva espulso l’ambasciatore statunitense) il quale dichiarò:
“Il Governo della Bolivia, mentre condanna questi crimini, propone che sia la Corte Penale Internazionale a giudicare i principali responsabili di questo massacro che ha già causato più di 1.000 vittime palestinesi, un terzo di loro ragazzi e ragazze”.

In seguito, nel 2019, la golpista filostatunitense di estrema destra Áñez riallacciò le relazioni con Israele, subito dopo essere andata al potere con un colpo di Stato.

2 giorni fa, il governo socialista boliviano ha rotto nuovamente le relazioni diplomatiche, con Israele con una dichiarazione del vice ministro degli esteri Freddy Mamani: “Rompiamo le relazioni con lo Stato di Israele come segno di ripudio e condanna dell’aggressiva e sproporzionata offensiva militare israeliana nella Striscia di Gaza costituendo una minaccia alla pace e alla sicurezza internazionale”.

Dopo poche ore, l’ex presidente Evo Morales ha rincarato la dose pubblicando un tweet dove chiede l’incriminazione di Netanyahu e di dichiarare Israele Stato terrorista.
Di seguito il testo integrale del post.

“Ieri Israele ha attaccato il campo profughi di Jabalia, il più grande di Gaza, uccidendo almeno 145 persone. Questi crimini continueranno se non verranno adottate misure concrete.
Il governo della Bolivia ha l’obbligo di:

  1. Dichiarare Israele uno Stato terrorista.
  2. Denunciare Netanyahu e i suoi complici alla Corte Penale internazionale.
  3. Convocare i rappresentanti degli Stati Uniti e dell’Unione Europea al Ministero degli Esteri per spiegare perché forniscono sostegno politico, militare e diplomatico affinché questi crimini vengano commessi.
    Questo è il sentimento del popolo boliviano”.

I link con tutte le fonti ed i video originali sono presenti nei commenti al post.

Nei link il video originale in diretta della dichiarazione di rottura delle relazioni, il tweet di Evo Morales e le dichiarazioni ai tempi della precedente rottura diplomatica.

https://www.reuters.com/article/latinoamerica-orientemedio-israel-bolivi-idLTASIE50D13620090114

da Rete Solidarietà rivoluzione bolivariana

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