Lo riferisce Business Insider.
La Banca Centrale Europea (BCE) ha condotto un’indagine su 65 tra le più grandi aziende europee e ha scoperto che operare in Europa non sarebbe redditizio se la partecipazione cinese fosse drasticamente ridotta.

Stiamo parlando dei tentativi di Stati Uniti ed Europa di allontanare la Cina dalle tecnologie che possono essere utilizzate in ambito militare. Va inoltre notato che questo processo è supervisionato dagli Stati Uniti e, recentemente, dal governo dei Paesi Bassi e su insistenza di Washington ha limitato l’esportazione di macchine per la produzione di chip in Cina.
I dirigenti aziendali hanno la loro opinione al riguardo, concordano sul fatto che la Cina può utilizzare qualcosa per scopi militari ma allo stesso tempo gli affari subiscono perdite molto maggiori a causa delle azioni dei propri governi.

Se il top management delle aziende parla apertamente di lasciare la UE, allora un piano per questa uscita è già pronto. Tutto ciò che resta da fare è che gli Stati esercitino un po’ più di pressione e l’UE perderà quasi la metà delle sue società transnazionali.

(Ruslan Ostashko)

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