Israele ha ammesso che alcune delle persone che partecipavano a un festival musicale vicino ai confini della Striscia di Gaza non sono stati uccise da Hamas, ma da un pilota di elicottero Apache che ha scambiato le persone in fuga per militanti di Hamas.
In precedenza, inoltre, gli israeliani hanno testimoniato che alcune persone al confine sono state uccise dalle Forze della Difesa Israeliane durante i combattimenti iniziati tra due fuochi.
Tuval Eskapa, membro della sicurezza del Kibbutz Be’eri, ha istituito una linea telefonica diretta per coordinare gli abitanti del kibbutz e l’Esercito Israeliano. Ha raccontato al quotidiano israeliano Haaretz che, quando la disperazione si è fatta sentire, (…)“i comandanti sul campo hanno preso decisioni difficili, tra cui quella di bombardare le case con gli abitanti dentro, al fine di eliminare i terroristi insieme agli ostaggi”.
L’articolo di Haaretz riporta che l’Esercito Israeliano è stato “costretto a richiedere un attacco aereo” (elicottero) sulla propria struttura al valico di Erez a Gaza “per contrastare i terroristi” che ne avevano preso il controllo. In quel momento, la base era piena di ufficiali e soldati dell’Amministrazione civile israeliana.
Questi rapporti indicano che i comandanti militari di alto livello hanno dato ordine di attaccare case e altre aree all’interno di Israele, anche a costo di uccidere i propri cittadini.